Ricerca e sviluppo, 150 mln per crescere

PALERMO – A bando 150 milioni di euro per progetti di ricerca in sviluppo per Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Altri 30 milioni per Abruzzo, Molise e Sardegna. Si tratta delle agevolazioni a valere sul bando “Progetti di R&S negli ambiti tecnologici di Horizon 2020 – Bando PON I&C 2014-2020”. Il decreto è online da venerdì scorso, ma bisognerà attendere il 17 ottobre per cominciare a inviare le domande. Intanto già dal 3 ottobre sarà disponibile una procedura guidata sul sito (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it/mise-fcs/) per agevolare i soggetti proponenti. 
Il decreto direttoriale, presente sul sito sviluppoeconomico.gov.it, contiene tutte le informazioni per partecipare. A cominciare dalla modalità per la presentazione delle domande di agevolazioni con tutta la documentazione necessaria da presentare. La domanda di agevolazioni e la documentazione richiesta dovranno essere redatte e inviate soltanto in via telematica, utilizzando la procedura disponibile nel sito del soggetto gestore (fondocrescitasostenibile.mcc.it).
Occorre fare in fretta perché “la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande – si legge nel decreto del dirigente – è disposta con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito internet del Ministero” e “le domande presentate nelle more della chiusura dello sportello che non trovano copertura finanziaria si considerano decadute”. Le domande accedono alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico e nel caso in cui “le risorse finanziarie residue disponibili, a seconda dei casi, per le regioni meno sviluppate e le regioni in transizione, non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito fino a esaurimento delle disponibilità finanziarie”.
Diversi i criteri che saranno alla base delle valutazioni istruttorie del soggetto gestore. Si comincia dalle caratteristiche del soggetto proponente che riguardano la capacità tecnico-organizzativa, la qualità delle collaborazioni (da valutare sulla base della presenza degli organismi di ricerca) e la solidità economica finanziaria che sarà valutata anche in riferimento “agli ultimi due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda”. La seconda parte dell’analisi verterà sulla qualità della proposta progettuale che sarà esaminata sulla base della fattibilità tecnica, della rilevanza dei risultati attesi e del grado di innovazione. L’ultimo aspetto sarà incentrato sull’impatto del progetto da scomporsi  in interesse industriale e potenzialità di sviluppo.
Entro tre mesi dalla presentazione della domanda, il soggetto gestore dovrà inviare la risultanza dell’istruttoria al ministero. In caso di processo positivo, il ministero avrà un mese di tempo per provvedere ad adottare il decreto di concessione e quindi trasmetterlo al soggetto beneficiario, che poi dovrà comunicare l’avvio del progetto.
Le spese e i costi ammissibili sono circostanziati al personale dipendente del soggetto proponente limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, agli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo, ai servizi di consulenza per l’attività del progetto di ricerca, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca. Le agevolazioni sono erogate fino a un massimo di cinque soluzioni più l’ultima a saldo, sempre in relazione agli stati di avanzamento del progetto.