Catania – Isola ecologica chiusa da un anno e a Picanello discariche di eternit

CATANIA – Immondizia ammonticchiata negli angoli delle strade, eternit ammassato un po’ ovunque e un’isola ecologica, o centro comunale di raccolta che dir si voglia, chiusa da oltre un anno. È questo il triste quadro del quartiere di Picanello, a Catania, a pochi passi dal “salotto buono” della città, da quel Corso Italia pulito e lindo, tirato a lucido di recente. L’immondizia per le strade, il formarsi di micro discariche a cielo aperto, in effetti, non è una novità per la città etnea, soprattutto nelle zone periferiche, da Monte Po’ a Librino, da San Cristoforo a San Giovanni Galermo; ciò che spicca maggiormente a Picanello è però, la presenza dell’isola ecologica, in via Maria Gianni, realizzata e mai aperta, che potrebbe cambiare le sorti del quartiere.
“La struttura è stata ultimata oltre un anno fa – spiega il presidente della seconda municipalità, Alessandro Condorelli – ma non è stata ancora aperta. Abbiamo pertanto – continua – invitato l’assessore alla nettezza urbana, Domenico Mignemi, a spiegarci il motivo di tale chiusura e a indicarci i tempi in cui questa sarà funzionante”. Il motivo della mancata apertura del centro comunale di raccolta, così come quelli di Nesima e di San Giovanni Galermo, sarebbe stato il mancato collaudo, oggi effettuato.
 
“L’isola ecologica comincerà presto ad essere operativa  – afferma l’assessore – dal momento che abbiamo effettuato un sopralluogo e siamo intervenuti per allacciare i servizi”. Sarà, nel frattempo la struttura è già stata vandalizzata: hanno rubato i condizionatori forzando la porta d’ingresso, ma, e questo è il timore del consiglio di quartiere, se dovesse rimanere ancora serrata subirà di certo altri danni, dal momento che nessun  sistema di controllo è presente.
“A breve la prenderà in gestione il Comune – assicura Mignemi – in attesa di affidarla alla ditta aggiudicataria dell’appalto per la raccolta. Stiamo inoltre predisponendo – continua – un servizio con la Polizia Municipale, per aumentare i controlli in tutta la città e sanzionare i trasgressori e chiunque non rispetti le regole”. Nel frattempo, il consiglio della seconda circoscrizione, predisporrà una lunga lista di zone utilizzate impunemente come discarica da inviare all’amministrazione e, simultaneamente, alla Procura della Repubblica.
“Non è concepibile trovare materiali di risulta, ma soprattutto amianto, ad ogni angolo di strada – conclude Condorelli – accanto alle scuole e alle abitazioni. Se il comune non interverrà, sarà la giustizia a farlo”.