Non vi è dubbio che l’incorporazione del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri ne aumenterebbe l’efficienza, perché la Benemerita funziona molto bene. Ciò si evince dai risultati nei rapporti annuali del comandante generale e dei comandanti provinciali, che non lasciano dubbi.
La mancata incorporazione dei Forestali siciliani nei Carabinieri non migliorerà il servizio, ma manterrà uno standard insufficiente, come quello attuale, che è appunto sottolineato dagli scadenti risultati.
Non si capisce perché la Regione, potendo togliersi un servizio così delicato che costa una cifra enorme, non lo faccia, sia per ridurre il proprio impegno finanziario e sia perché i siciliani avrebbero certamente vantaggi dalla gestione del Corpo forestale da parte dei Carabinieri. O, meglio, si capisce benissimo, tenuto conto che la Regione tiene di più alle spese clientelari che a quelle utili a produrre servizi in favore dei cittadini.
Insomma, meglio un comportamento egoistico basato sui favori che uno altruistico basato sull’interesse generale. Liberarsi di circa 1.200 persone, inclusi 58 dirigenti del Corpo forestale, dovrebbe essere un’occasione d’oro per la Regione e le sue asfittiche casse, senza fare venire meno un servizio e, anzi, migliorandolo nettamente sotto il comando dei Carabinieri.
La logica del recepimento della legge nazionale citata in Sicilia è inoppugnabile. Perciò ci meravigliamo della posizione dell’assessore regionale e dell’intera Giunta al riguardo. Come in ogni famiglia, quando non si è più in condizione di sostenere spese, esse si eliminano. Si tratta di buon senso, quel buon senso che manca a presidente e assessori regionali, di cui avrebbero molto bisogno se, appena appena, avessero in mente che il loro dovere è quello di servire i siciliani e non di servirsene.
La Sicilia ha 4 mila chilometri di boschi che andrebbero tutelati militarmente, come potrebbero fare i Carabinieri e come dovrebbero fare i Forestali in divisa, una volta inseriti nell’Arma. Mentre il Corpo forestale, inserito nella disfunzione della Regione, non fa quello che dovrebbe, perché c’è sempre qualcuno che chiede il favore. Questa è un’occasione perduta, a meno che non vi sia un ripensamento da parte di presidente e Giunta regionale, che saluteremmo con estremo favore.