Unesco a rischio senza Gestione

L’Unesco da solo non basta: ci vuole la sinergia tra pubblico e privato che, in Sicilia, resta utopia. Basta guardare quanto accade nell’area del Val di Noto: otto comuni tra Siracusa, Ragusa e Catania accomunati dalla rinascita barocca dopo il terremoto del 1693. Otto comuni sotto la stessa egida ma senza alcun impegno sinergico di promozione e valorizzazione, senza nemmeno un sito internet dedicato alla loro meraviglia insignita del riconoscimento di “Patrimonio mondiale dell’umanità”. Cambia poco per altri luoghi Unesco come le isole Eolie per cui si attende una promozione organica o, ancora, per la necropoli rupestre di Pantalica esclusa dal turismo di Siracusa a cui è invece legata dallo stesso riconoscimento. Così, nell’Ennese, la villa Romana del Casale resta un’oasi attorno a cui mancano i servizi e la promozione territoriale e sulla gestione del monte Etna ci sono una serie di perplessità avanzate dalla Fondazione Unesco Sicilia.
 
(Per leggere l’inchiesta completa abbonati qui o acquista il giornale in edicola)