Catania – Amt, si va avanti con le trattative

CATANIA – Ancora crisi dell’Amt. L’azienda di trasporto pubblico catanese e le sue condizioni di salute, continuano a tener banco, in attesa che dal tavolo tecnico convocato dal sindaco Bianco e coordinato dall’assessore alle Partecipate Giuseppe Girlando, si passi ai fatti. È della settimana scorsa infatti l’annuncio ai sindacati da parte del delegato della Giunta comunale nel quale si comunica che “la palla”, ossia la vertenza, dopo la fine delle fasi di ascolto da parte dell’amministrazione comunale, tornerà nella sede deputata.
“Abbiamo ascoltato i sindacati – spiega Girlando – ma le decisioni vanno prese in azienda, dove deve spostarsi la discussione”. E la conferma arriva anche dal mondo sindacale, dall’Ugl in particolare che evidenzia come il tavolo tecnico non si sia esaurito, avendo cambiato soltanto sede.
“La trattativa continua nella sede deputata – scrivono i rappresentanti del sindacato – tant’è che siamo stati convocati dai vertici aziendali per un incontro utile a proseguire il discorso intrapreso sulla modifica dell’ordine di servizio n° 38 e la relativa valutazione della nuova bozza di accordo. Il ruolo dell’assessore Girlando si è concluso – proseguono – dopo aver ascoltato la nostra posizione sulla questione anche perchè l’esponente della Giunta comunale non può firmare accordi che non sono di sua pertinenza, ma di competenza della dirigenza dell’Amt”.
Nessuna interruzione della trattativa, dunque, anche se resta la preoccupazione che questa possa andare concretamente avanti dopo la conferma, da parte dello stesso interessato, delle dimissioni del direttore generale, Antonio Barbarino, che resterà in carica fino alla metà del mese prossimo, dopo di che prenderà servizio in Campania. “È ormai da troppo tempo che auspichiamo il rinnovo delle massime carche aziendali e un nuovo piano industriale – prosegue l’Ugl – che vada oltre il pur importante ordine di servizio, che crea notevole disagio ai lavoratori. Il Comune non può ignorare questi problemi derivanti da scelte fallimentari e da una disattenzione che sta producendo effetti devastanti, con un esponenziale aumento del debito – aggiunge -. Riteniamo, dunque, corretta la fine del mandato esplorativo per condurre in sede aziendale le discussioni opportune, ma crediamo sia urgente più che mai la netta presa di posizione del socio unico per mettere in salvo il trasporto pubblico locale”.
Molto più critici gli esponenti dei due sindacati autonomi, Fast Confsal e Faisa Cisal, che hanno confermato la volontà di organizzare un nuovo sciopero per tenere alta l’attenzione sulla delicata vertenza. Gli autisti e il personale di officina si asterranno dal servizio – fatte salve le fasce orarie di garanzia – il prossimo 13 settembre, per 24 ore. Intanto per oggi è previsto un altro incontro tra azienda e sindacati.