Palermo – Teatro Biondo, pronto il rilancio con la nuova stagione

PALERMO – “Il treno non deraglia più”: con queste parole, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha aperto la conferenza stampa tenutasi martedì mattina per la presentazione della nuova stagione teatrale del Teatro Biondo. Stagione che, nelle settimane scorse, ha rischiato di saltare visti i momenti di forte instabilità vissuti dall’Ente culturale.
Adesso, dopo il ritiro delle dimissioni di Roberto Alajmo, il Teatro Biondo si prepara a ripartire, grazie anche al rinnovato clima di serenità tra direttore artistico e primo cittadino. è ancora presto, però, per considerare superata la crisi. Lo ha evidenziato Leoluca Orlando ricordando che rimangono da raggiungere alcuni obiettivi fondamentali. Primi tra tutti pareggio di bilancio al 31 dicembre e la trasformazione dell’Ente in Teatro d’interesse nazionale per incrementare le casse del Biondo, che non possono essere sostenute delle sole somme rese disponibili da Comune e Regione.
La presentazione del calendario e l’avvio della nuova stagione sono però un primo, imprescindibile, passo in avanti per il rilancio dello stabile.
“Le crisi servono a offrire nuove opportunità, e questa non fa eccezione –  ha dichiarato Alajmo -.  Con un cartellone variegato e appassionante chiediamo alla città di trasformare in solidarietà concreta il consenso che di recente abbiamo sentito stringersi attorno al Biondo. I cittadini di Palermo sono chiamati a diventare quasi azionisti del loro teatro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche il presidente Giovanni Puglisi: “Il deficit che ci stiamo impegnando a ripianare è dovuto principalmente ai tempi e alle modalità di finanziamento dei soci, che purtroppo sono legati a loro volta alle tardive approvazioni dei loro bilanci. Tuttavia, l’Assemblea dei soci si è impegnata a garantire nel prossimo triennio le proprie contribuzioni e il Cda a guidare la gestione amministrativa e finanziaria con la massima attenzione e oculatezza e a trovare gli strumenti più idonei per ottimizzare le risorse interne al Teatro. Grazie all’impegno di tutti e al lavoro di Roberto Alajmo, oggi presentiamo un cartellone di qualità, che ci fa essere ottimisti sul futuro e sulla risposta del nostro pubblico. È l’obiettivo di mesi e mesi di lavoro ma anche un nuovo punto di partenza per il rilancio del Teatro”.
Questi i numeri della stagione 2016/2017 annunciati durante la conferenza stampa: venti spettacoli distribuiti tra Sala Grande e Sala Strehler, di cui 9 tra produzioni e coproduzioni, sette tipi diversi di abbonamento per personalizzare l’offerta artistica, sei spettacoli in tournée.
Un cartellone variegato, che punta sui grandi classici della letteratura senza trascurare sperimentazione e contaminazione. Si partirà il 28 ottobre con il debutto di “Odissea a/r” dell’artista principale ospite Emma Dante, che porterà in scena i 23 allievi attori della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Biondo. 
Tra gli appuntamenti di maggior interesse: “Le serve” di Jean Genet, coprodotto con il Teatro Stabile di Catania e Teatro e Società e diretto da Giovanni Anfuso in scena dal 25 novembre al 4 dicembre, “Macbeth – Una magarìa” riadattamento del capolavoro shakespeariano di Vincenzo Pirrotta, “Il flauto magico” una rielaborazione dell’opera di Mozart secondo l’orchestra di Piazza Vittorio, per la prima volta in scena a Palermo e “La scuola” di Domenico Starnone, spettacolo interpretato da Silvio Orlando, già protagonista dell’omonimo film di Daniele Luchetti.
Nomi di spicco anche per la Sala Strehler:  Salvo Piparo, Franco Scaldati con “Tre di coppie”, diretto da Franco Maresco e Paolo Briguglia e Sivia Ajelli in “Nel nome del padre” di Luigi Lunari, diretto da Alfio Scuderi.
Grande soddisfazione per il variegato cartellone è stata espressa anche dal sindaco Orlando che ha fatto appello ai cittadini, esortandone la partecipazione. “La stagione del Teatro Biondo riparte alla grande – ha dichiarato primo cittadino – e lo fa con un cartellone particolarmente accattivante che consegna i grandi classici della letteratura agli artisti locali. Siamo riusciti in modo collettivo nell’intento di riportare questo importante teatro pubblico palermitano sui binari giusti, con un direttore che negli ultimi due anni ha fatto un lavoro straordinario e che ha la giusta consapevolezza che per rimettere in sicurezza il teatro è necessario curare anche la parte finanziaria. Il Biondo adesso ha bisogno del contributo di tutti, anche per raggiungere l’obiettivo del riconoscimento di teatro nazionale, serve il concorso dei lavoratori, dei soci, della direzione. Ma in primo luogo l’aiuto degli spettatori, palermitani e non, che mi auguro accorrano numerosi”.