Convincerli a fare cosa? A fare quello che ha fatto la Turchia, cioè a impedire che tutti i migranti si possano imbarcare nei fatiscenti rottami capaci forse di percorrere una ventina di miglia, tanto lì ci sono tutte le navi pronte a prenderli. Una vera finzione perché a questo punto sarebbe più logico che le navi andassero a prelevare i migranti nei porti libici.
Non si capisce perché ciò che ha fatto la Turchia non possa essere fatto dalla Libia, seppure con due teste governative, le quali potrebbero fare gli accordi separatamente e limitatamente al proprio territorio.
Non sappiamo se il governo italiano stia tentando di raggiungere questo logico obiettivo; constatiamo, invece, che da cento migranti al giorno siamo passati a mille, poi duemila e si sta raggiungendo la soglia di tremila. Con ciò i migranti salvati quest’anno potrebbero diventare fra cinque e seicentomila.
Dove li piazzerà il ministro dell’Interno?
Continuerà a chiedere ai sindaci di mettere a disposizione ambienti di vario tipo e perfino palestre e stadi? Il disordine è completo. La cosiddetta macchina dell’accoglienza è andata in tilt. La spesa, esorbitante.
Quindi, tagliare alla radice questo sporco traffico significa anche chiudere i rubinetti a Isis e mafie del luogo. Mantenerlo aperto, per contro, vuol dire diventare involontariamente conniventi della malavita organizzata, ed anche delle migliaia di morti.
Angela Merkel ha perso le elezioni nel Lander del Meclemburgo-Pomerania Anteriore. In Austria, l’estrema destra potrebbe vincere le elezioni presidenziali. La conservatrice Theresa May e il socialista francese Francois Hollande hanno stipulato un contratto mediante il quale verrà costruito un muro a Calais alto quattro metri e lungo due chilometri.
Ungheria, Bulgaria e Polonia hanno chiuso le frontiere. In Svizzera non si entra. Alla frontiera francese prossima a Ventimiglia si è eretto un muro di Polizia.
Risultato: l’Italia è soffocata nei suoi confini a Nord e dall’invasione a Sud. Arriverà il momento dell’esplosione. Come non prevederlo?
Umanità e solidarietà al primo posto, ma se finisce l’ossigeno al popolo italiano non solo non sarà in grado di essere solidale, ma neanche di badare a se stesso.