Grillo dice che il suo Movimento è pronto a governare: si tratta di una delle solite battute esilaranti, con le quali si è conquistato nei decenni il pubblico. Infatti, è impensabile come una nuova generazione politica possa gestire lo Stato quando non è capace di gestire la Capitale d’Italia. Un’incapacità manifestata quando ha rifiutato di gestire le Olimpiadi del 2024 e, con esse, circa dieci miliardi di finanziamento e centomila nuovi posti di lavoro.
La paura ha attanagliato Grillo, Raggi e tutto il loro entourage: la paura di gestire una macchina complessa, come quella delle Olimpiadi, per le quali ci vogliono attributi mentali di rilievo, esperienza, professionalità e capacità per progettare e gestire l’intera attività, sbarrando le porte a corruzione e inefficienza.
Si dice che il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, abbia cominciato a fare funzionare quel Comune dopo un anno e mezzo, dopo avere ingoiato il rospo conseguente all’attivazione del termovalorizzatore. Nonostante questa sua parziale efficienza (o inefficienza), è stato messo all’indice e ai margini del Movimento.
Grillo ha affermato tutto questo a Palermo, mettendo in agitazione il Movimento siciliano e i suoi 14 consiglieri-deputati regionali.
La domanda che ne segue è la seguente: perché la metà dei siciliani che andrà alle urne dovrebbe eleggere un presidente grillino? La risposta è semplice: per mandare a casa quei cialtroni che hanno rovinato la Sicilia con tre presidenti. L’altra metà degli elettori siciliani che si asterrà è stufa di veder ancora la gestione della Regione in mano ad incapaci.
Il Pil, la disoccupazione e il numero dei poveri misurano senza dubbio quanto precede. Potrà sembrare un paradosso, ma anche noi siamo orientati a votare e far votare l’M5S, perché l’imperativo non è eleggere i migliori, ma cacciare tanti cani morti che hanno fatto degradare la Sicilia agli ultimi posti fra le 272 regioni europee.
Dopo questo passaggio la Sicilia potrà risorgere dalle ceneri, come l’Araba fenice, con una Classe politico-burocratica nuova, che oltre ad essere onesta come quella dei grillini, sarà capace e professionale come non è quella dei grillini.
La quiete dopo la tempesta. La resurrezione dopo le macerie dei grillini: questo serve alla Sicilia!