Bilancio 2009 da 27 mld, il triennale da 60 mld

PALERMO – Comincerà domani l’esame dell’articolato della manovra da 27 miliardi di euro all’Assemblea regionale siciliana. Entro oggi alle 20 infatti scade il termine per la presentazione degli emendamenti e l’approvazione del bilancio si preannuncia un’operazione non facile, tenuto conto del poco tempo rimasto prima della scadenza del regime provvisorio in cui opera per ora la Regione Siciliana. Questi alcuni dei numeri del bilancio da approvare: 55,4 milioni di euro da destinare all’emergenza sociale (ex cantieri di lavoro), 75 milioni per l’edilizia scolastica, da ripartire in tre anni e 11,5 milioni di euro per i mutui  per i lavori nei centri storici (in tre anni). Tutte misure queste che facevano parte del pacchetto anticrisi presentato dallo stesso assessore al Bilancio Michele Cimino in Commissione di merito.

La finanziaria, cioè le modifiche da apportare al primo bilancio stilato negli ultimi mesi del 2008, ammonterà a 3 miliardi di euro, e come detto prima, si parla di una cifra molto vicina ai 27 miliardi di euro, mentre la manovra triennale 2009/2011 ammonta a 60 miliardi. Ma ritornando ai numeri per l’anno 2009, verranno destinati 20 milioni di euro per le scorte in agricoltura e che verranno erogati dalla Crias, 10 milioni serviranno per il fondo unico per la promozione della Sicilia istituito presso l’assessorato al Turismo. Un milione di euro circa verrà destinato alla fiera del Mediterraneo e 350 milioni alla Fiera di Messina, in vista della costituzione del polo fieristico.
è stata inoltre ripristinata la tabella H, in un primo tempo abolita per eliminare una serie di finanziamenti a pioggia. Quella attuale invece prevede un massimo di 60 milioni di euro spalmati per così dire sui vari capitoli del bilancio. Previsti infine 885 milioni di euro da utilizzare come fondo di quiescenza e che serviranno per coprire 15 anni.

Intanto anche oggi è prevista una seduta di Aula per la quale all’ordine del giorno sono state messe le mozioni n.124 (Interventi presso Trenitalia volti a fermare lo smantellamento dei servizi in provincia di Ragusa e ad attivare un serio piano di sviluppo nel medio periodo), n 126 (Interventi a sostegno dell’aumento del massimale degli aiuti de minimis nel settore dell’agricoltura), n.127 (Iniziative a livello centrale per il ripristino dei fondi già destinati alla Sicilia e alla Calabria per interventi di potenziamento e ammodernamento della rete viaria), n. 128 Iniziative per la salvaguardia dell’Irfis – Medio credito della Sicilia S.p.a., a seguito della mancata fusione con la Banca popolare di Vicenza, n. 129 (Revoca delle procedure di declassamento del laboratorio di analisi del Poliambulatorio di Sant’Alessio Siculo (Me) a semplice punto di prelievo). Quindi all’ordine del giorno sono state poste le relazioni di maggioranza e di minoranza per i documenti finanziari che verranno curate rispettivamente da Riccardo Savona e Michele Galvagno.

Le manovre della finanziaria, così come dichiarato dallo stesso Presidente della Regione Raffaele Lombardo sono state ridotte al minimo, per il ritardo dell’assegnazione dei fondi Fas (fondi aree sottosviluppate) situazione per la quale infuria la polemica anche fra i rappresentanti siciliani della maggioranza al parlamento nazionale. La mancata assegnazione dei quattro miliardi di euro determinerà l’obbligo da parte della Regione di contrarre un secondo mutuo (il primo lo aveva stipulato lo scorso anno per un importo di 400 milioni di euro). Questa volta l’esposizione sarebbe di ben 700 milioni di euro.