Marco Falcone: “Sull’assestamento di Bilancio manca una strategia”

PALERMO – “Nelle scorse settimane l’assessore regionale al Bilancio Baccei, incontrando Forza Italia, aveva garantito che l’assestamento di bilancio avrebbe salvaguardato situazioni emergenziali come le province, i precari, i disabili, le comunità alloggio e le scuole paritarie, creando una condizione di equilibrio e di superamento delle criticità. Purtroppo, dal disegno di legge depositato in giunta, ci accorgiamo invece che la norma è in parte una variazione finanziaria, in parte il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio con l’esclusione di altri, e infine è una previsione finanziaria, di alcune voci, per gli anni 2017 e 2018”. lo dice l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
“Insomma, ci troviamo di fronte ad una macedonia confusa – aggiunge – senza una vera e propria strategia. L’assessore Baccei corregga immediatamente il tiro, essendo ancora in tempo, inserendo tutte le priorità stabilite: scuole paritarie innanzitutto, comunità alloggio, le province, sopprimendo la norma che elimina la riserva dei doposcuolisti. Se ciò avverrà, nel giro di qualche settimana l’assestamento vedrà la luce”.
Prove di campagna elettorale in corso, intanto. Il Pd all’attacco con il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, ieri a Palermo: “Credo che questa volta il ‘61 a zero’ lo faremo noi”. Il riferimento è alla secca vittoria del centrodestra che nel 2001 conquistò il famoso risultato di 61 seggi su 61 in Sicilia. Il merito andò a quel tempo alla strategia politica di Gianfranco Miccichè che, oggi, è tornato in campo e non intende restare in un angolo. Il suo primo obiettivo, è quello di riuscire a riunire le anime di Forza Italia e il centrodestra siciliano.
 
I partiti sono divisi infatti su più questioni a partire dalla posizione in merito al referendum costituzionale, per il quale Forza Italia ha una posizione ufficiale decisamente contraria alla riforma, mentre l’area di Saverio Romano, vicina a Verdini in campo nazionale, è rimasta legata a Totò Cuffaro, è propensa a votare “Si”. Se Miccichè ha ottenuto il ritorno dell’ex presidente del Senato, Renato Schifani, deve ancora ottenere l’appoggio del leader del centrodestra Nello Musumeci, che è stato anche suo rivale alle precedenti elezioni. Il nodo principale da sciogliere è il nome sul candidato alla presidenza della regione. E Nello Musumeci potrebbe scendere in campo con il suo movimento “Diventerà Bellissima”.
 
A Palermo Miccichè e Stefano Parisi, il delfino scelto da Berlusconi, ha incontrato i deputati regionali e nazionali di Forza Italia. La piazza siciliana, come di consueto, rappresenta il polso politico di tutta la nazione perchè anticipa di un anno i risultati elettorali e le tendenze dei votanti: infatti il prossimo anno si terranno le elezioni amministrative nel capoluogo regionale e poi le consultazioni regionali. E l’anno successivo ci saranno quelle nazionali. La settimana scorsa Salvo Pogliese, uno degli uomini più influenti di Forza Italia, ha dato una scossa nel catanese con  Muovitalia, la kermesse che ha riunito il meglio del partito, ribadendo il carattere alternativo degli azzurri  rispetto alla sinistra e “al circo dei 5 stelle”,come ha dichiarato Pogliese insieme a Basilio Catanoso.
A proposito di grillini, emergono novità sul caso delle firme false. Si sgonfia adesso una notizia che avrebbe potuto mettere in difficoltà il Movimento Cinquestelle in Sicilia, proprio alla vigilia di importanti elezioni. Non c’è stato alcuna sparizione di carte relative alle liste elettorali presentate alle scorse elezioni comunali. Lo riferisce il Comune di Palermo. Giovedì scorso il Pd aveva presentato alla Procura, che indaga sul caso delle firme false alle liste del Movimento 5 stelle alle comunali 2012, un esposto sulla presunta sparizione negli uffici comunali della dichiarazione di presentazione della candidatura a sindaco di Riccardo Nuti e della lista dei consiglieri. Il sindaco Leoluca Orlando aveva sollecitato alla segreteria generale una attenta verifica, da cui è emerso che i fogli contenenti le firme di sottoscrizione delle liste sono tutti regolarmente custoditi.
Quattro di questi, rende noto l’amministrazione, erano stati archiviati in un fascicolo sbagliato, ma sono stati rinvenuti oggi. Tutta la documentazione è stata fornita, su richiesta dello stesso Ufficio, alla Digos.