Si tratta di un coup de théâtre perché la motivazione non è quella esposta: accelerare la riscossione dei ruoli emessi dagli enti pubblici creditori, bensì venire incontro all’odio dei cittadini verso Equitalia.
Cioè si tratta di un’operazione di maquillage, perché se prima c’era l’odio dei cittadini verso Equitalia, una volta che l’Ente viene incorporato nell’Agenzia delle Entrate, l’odio si trasferisce. La novità, quindi, nella sostanza, riguarda la cancellazione di interessi e sanzioni sui tributi principali e quindi un forte incentivo per i debitori a pagarli, in modo da evitare in alcuni casi il raddoppio del debito.
Riguardo allo stimato ammontare dei crediti iscritti a ruolo, pare superiore a 50 miliardi, va precisato che bisogna distinguere fra morosità ed evasione. La prima riguarda tributi accertati e definiti, che vanno solamente riscossi; la seconda, invece, si riferisce a tributi non dichiarati o dichiarati parzialmente, che devono essere definiti nella loro entità.
Quindi è errato dire che questa operazione combatte l’evasione: no, combatte la morosità. La differenza non è da poco perché gli strumenti per combattere l’una o l’altra distorsione sono profondamente diversi. Nel primo caso ci vogliono investigatori, nel secondo semplici esattori.
Ma, a distanza di un anno, questo processo deve ancora cominciare, perché la resistenza di chi continua a mangiare nella greppia del denaro pubblico, impedisce di iniziarlo.
Vero è che vi è giurisprudenza che equipara le Partecipate pubbliche alla Pubblica amministrazione, ma nella generalità dei casi esse sfuggono a questa camicia di forza e continuano a comportarsi come società di diritto privato, quali sono formalmente, mentre nella sostanza sono pezzi di Pubblica amministrazione con una veste diversa.
Con la stretta economica dovuta alla crisi, che ha bloccato crescita ed occupazione, i responsabili delle istituzioni hanno capito che la festa è finita e cominciano a ragionare con criteri professionali, costretti all’interno di binari tracciati dalla scarsezza di risorse finanziarie.
L’incorporazione di Equitalia nell’Agenzia delle Entrate comporterà notevoli problemi organizzativi; però il percorso è stato già effettuato dal Governo Monti con incorporazione dell’Inpdap in Inps e dell’Agenzia del Territorio nella stessa Agenzia Entrate. Perciò, si può fare!