La riforma Madia (L. 124/15) e i 10 decreti legislativi già pubblicati sulla Guri non vengono applicati in Sicilia perché – sostengono i pavidi politici e burocrati – sono necessarie leggi regionali di recepimento, mentre basterebbe un decreto del presidente della Regione. Tutte scuse per non riformare i meccanismi perversi che penalizzano i siciliani e impediscono a questa terra di progredire.
Nell’insieme dei decreti legislativi Madia vi sono norme importantissime: 1. Quelle relative alla semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione (dlgs 97/16); 2. Modifiche in materia di licenziamento disciplinare (dlgs 116/16); 3. Norme sulle conferenze dei servizi che accelerano le procedure burocratiche (dlgs 127/16); 4. Norme sulla dirigenza sanitaria (dlgs 171/16); 5. Norme sulle partecipate (dlgs 175/16); 6. Norme sul Corpo forestale (dlgs 177/16); 7. Codice dell’amministrazione digitale (dlgs 179/16).
Basta andare a spulciarsi uno per uno i citati dlgs, come abbiamo fatto noi, per comprendere come la loro integrale applicazione in Sicilia comporterebbe un notevole passo avanti in tutti quei meccanismi arrugginiti che bloccano lo sviluppo.
Se la Regione non ci fosse nessuno se ne accorgerebbe, salvo i centomila dipendenti diretti e indiretti che ne fanno il più importante datore di lavoro dell’Isola.
La Regione non ha censito i propri dipendenti, per i quali si spende ogni anno una cifra intorno al miliardo. In Sicilia ci sono cinque dipendenti regionali per ogni mille abitanti; nelle altre Regioni meno di due per mille abitanti. Le 19 partecipate della Regione hanno oltre 7.200 dipendenti per i quali si spendono 250 milioni. Nonostante ciò, Crocetta promette ai 16.000 precari comunali che verrano assunti dalla Resais Spa. Non conosce, il poverino, che il Sistema economico europeo (Sec) prevede che i numeri delle partecipate vengano conteggiati come se fossero parte della Pa e pertanto le aziende controllate dovranno tenere i conti in ordine.
Quello che vi descriviamo è purtroppo pura realtà. La malattia della Sicilia è cronicizzata. Per esempio Crocetta non sa che la mobilità in Sicilia non si può applicare. Ma non sa tante altre cose. Forse è solo consapevole che esiste e si nutre come essere umano.