C’è lavoro 2.0, ma nessuno lo sa fare

Nuovi spazi da sfruttare, nuove possibilità lavorative da esplorare nel mondo dell’informazione e del digitale. Eppure, l’Italia e la Sicilia non sembrano voler approfittare delle prospettive aperte dal mondo della tecnologia digitale. Secondo calcoli della Commissione Europea, entro il 2020 il settore del digitale vedrà vacanti quasi un milione di posti di lavoro, più del triplo rispetto ai 275 mila del 2012, con posizioni lavorative di assoluto rispetto anche dal punto di vista retributivo. Ma quali sono le professioni digitali più richieste dal mercato? Ci sono lo user experience director che gestisce l’esperienza-utente all’interno di spazi complessi (virtuali e fisici), il director of analytics e data analyst, gli esperti nella lettura e analisi dei dati o lo chief technology officer. Profili totalmente ignorati dalla Formazione professionale siciliana.
 
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