CATANIA – Un atto importante che permette di verificare il rispetto del bilancio preventivo. Così Gaetano Riva, l’assessore al bilancio del Comune di Catania ha presentato al Consiglio Comunale la delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, con le relative modifiche al bilancio di previsione, approvato, dopo che la ragioneria generale e i Revisori dei Conti avevano dato parere favorevole.
“Possiamo dire – ha spiegato Riva – che, ad oggi, c’è equilibrio economico, cioè la previsione è stata rispettata. La gestione della parte di competenza, come certificato dal ragioniere generale – ha proseguito – è stata riequilibrata utilizzando meccanismi tutti interni con la valorizzazione del patrimonio immobiliare e dell’accentuazione della lotta all’evasione tributaria e fiscale”.
La gestione di competenza ha rilevato, al 31 agosto 2009, il rispetto degli equilibri di bilancio, ma che le proiezioni e stime, alla data del 31 dicembre 2009, devono prevedere alterazioni all’equilibrio. L’andamento gestionale delle entrate, dunque, risulterebbe congruo, eccettuate alcune voci che, secondo quanto scritto nel provvedimento, presentano un andamento tale da rilevare accertamenti diversi rispetto al bilancio di previsione: – 934.078 euro rispetto ad alcune entrate e -3.816.329 di mancato trasferimento di fondi dalla Regione.
Inoltre, l’andamento gestionale delle spese presenterebbe altri elementi destabilizzanti: 9.132.560 sono gli oneri per gli interessi dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti; di 2 milioni dovrebbe essere incrementata la spesa per i servizi sociali; a 2,2 milioni ammonterebbero i debiti fuori bilancio. Ammonta, dunque, a 18.070.590 euro lo squilibrio di parte corrente che l’amministrazione finanzierà attraverso il recupero dell’Ici, quantificato in 7 milioni; l’elevazione di multe per 2.250 mila euro; la riduzione delle previsioni di spesa corrente, per 8.820.590 euro.
Presentato, inoltre, un emendamento da parte della stessa amministrazione, relativamente ai debiti fuori bilancio, che ammontano, complessivamente a 55.297.638 euro. La proposta inserita nell’emendamento, poi approvato, è che la relativa copertura finanziaria si avrà mediante l’implementazione del “Piano di valorizzazione e alienazione del patrimonio immobiliare”, l’attività di recupero dell’elusione e dell’evasione tributaria. Bilancio in equilibrio, dunque, ma in potenza, dal momento che l’amministrazione pareggia con previsioni di entrate tutte da accertare.
“Il bilancio non è in equilibrio – ha affermato il consigliere del Pd, Rosario D’Agata, durante il suo intervento – e l’amministrazione è ricorsa a sistemi vari per fare in modo che lo sia”. Il riferimento, in particolare, è sulla mancata certezza di riscossione dei tributi e sulla difficoltà di alienazione del patrimonio immobiliare, poiché molti immobili sarebbero sottoposti a procedura esecutiva, dunque non sarebbero vendibili.