L’Italia trema, i siciliani anche

PALERMO – Dopo che il Centro Italia è stato per la seconda volta in pochi mesi sconvolto da un terribile sisma, che ha distrutto la vita di numerosissime famiglie, i siciliani continuano a interrogarsi sui rischi legati al territorio in cui vivono.
L’89% della superficie regionale, cioè poco meno di 23 mila kmq, è esposta a un elevato rischio sismico. In questa fascia rientrano i comuni che sono classificati nella categoria 1 e 2. Il segmento di rischio più elevato comprende 1.248 kmq, altri 21.626 kmq sono a rischio “medio”.
A fronte di queste evidenti e diffuse criticità, restano pesanti ombre sul fronte della prevenzione del rischio. Non soltanto sulla messa in sicurezza ma anche sul fronte delle procedure operative di intervento per “fronteggiare una qualsiasi calamità in un determinato territorio”.
 
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