Firme false, sospetti su Regionali. Il M5S: “Provveduto a querele”

PALERMO – I Cinquestelle si scagliano contro le dichiarazioni di Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito democratico di Palermo, che sospetta un caso di ‘firme false’ che riguarderebbe il M5S anche per le regionali del 2012, e addirittura per le politiche successive. I deputati regionali siciliani del Movimento annunciano di aver “già provveduto a dare mandato ai propri legali per denunciare chi impunemente ha diramato notizie infondate e promettono di fare lo stesso con chiunque dovesse continuare lungo questa scia”.
I deputati del M5S all’Ars intendono mettere definitivamente un punto ai “titoloni falsi e ai virgolettati fantascientifici” apparsi negli ultimi giorni. “Tuteleremo l’immagine del Movimento da queste menzogne, sia in sede civile che penale” – annunciano gli esponenti cinquestelle. E continuano: “I maestri della falsità si preparino a risarcirci”. “Non tollereremo più alcuna altra dichiarazione che metta in dubbio la legittimità delle tornate elettorali delle regionali 2012 e politiche 2013”.
Sulla vicenda, Rosario Crocetta ha detto di avere telefonato a Claudia La Rocca, la deputata regionale del M5S che si è presentata spontaneamente ai pm, che indagano sulle firme false per le comunali di quattro anni fa a Palermo, confermando la ricopiatura avvenuta nell’allora ufficio elettorale del Movimento, in via Sampolo. La Rocca si è poi auto-sospesa dal movimento. “Le ho detto che ho apprezzato il suo gesto – dice Crocetta -L’ho conosciuta in questi 4 anni di legislatura, la ritengo tra le migliori del gruppo “Non voglio fare polemiche con i Cinquestelle anche se loro mi attaccano su tutto. Aspettiamo l’esito delle indagini della magistratura, certo la sensazione è che i vertici del movimento stiano scaricando tutto sui due deputati regionali palermitani. Ritengo che se qualcuno ha falsificato le firme, ed è un reato grave, altri in alto non potevano non sapere”.