PALERMO – Si chiama Moovit ed è l’app che consentirà ai palermitani di conoscere in tempo reale i tempi di attesa dei bus alle fermate, così da poter meglio pianificare uno spostamento in città con i mezzi pubblici e ricevere informazioni su eventuali modifiche alle linee.
La nuova applicazione, disponibile gratuitamente per iPhone, smartphone Android e Windows Phone, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Villa Niscemi. Il servizio, lanciato in questi giorni in via sperimentale, è già attivo per le linee 101, 102 e 109, e per le navette gratuite Centro storico ed Express, istituite per agevolare gli spostamenti all’interno della Zona a traffico limitato (Ztl) e dal parcheggio Basile a piazza Indipendenza. Una volta terminata la fase sperimentale, sarà attivato su tutti gli altri bus.
Sviluppata da Moovit con la collaborazione dell’Amat, la nuova app consente di trasmettere, tramite un sistema Gps e collegamento dati a bordo dell’autobus e tram, la posizione esatta del mezzo, in modo che chi aspetta alla fermata possa conoscere i tempi di attesa. Per il presidente dell’Amat Antonio Gristina “L’introduzione di un sistema di real time di info – mobilità rappresenta un ulteriore e importante tassello nella gestione e nella fruizione del servizio di trasporto pubblico”.
“Questa nuova funzione, attiva da oggi sui bus di Palermo, – ha dichiarato Yovav Meydad, vice presidente Products & Marketing di Moovit – fa parte di una nuova tipologia di servizi che Moovit ha cominciato a fornire alle aziende di tutto il mondo. Moovit è un’applicazione utilissima per chi si affida ai mezzi pubblici. L’utente potrà dare al sistema anche informazioni su incidenti o se un autobus è in ritardo. Il sistema real time è cruciale per il sistema di Moovit perché consente all’utente di programmare il suo viaggio, senza spreco di tempo”.
“L’Amat – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – è in equilibrio di bilancio e sta svolgendo un ottimo servizio, impensabile fino a qualche anno fa. Con l’App Moovit i turisti si sentiranno a casa, perché molti di loro già conoscono questa app. Ancora una volta la sinergia fra pubblico e privato ci consente di offrire un servizio innovativo”.