Depurazione in Sicilia, l’Ue stringe il nodo

PALERMO – L’Ue ha richiamato Roma sulla depurazione, ma le conseguenze sono arrivate fino in Sicilia. Tra gli agglomerati oggetto dell’ultimo deferimento, che potrebbe portare a sanzioni milionarie, si rintraccia una quota isolana pari al 60% del totale. Ritardi clamorosi che di fatto confermano una situazione di stallo che ormai procede dal 2012, anno della prima sentenza della Corte di Giustizia Ue sul tema del trattamento delle acque reflue. A distanza di quattro anni, e dopo un sontuoso stanziamento da oltre 1 miliardo, la marcia per rinnovare o costruire gli impianti dei comuni siciliani è ancora agli inizi, mentre l’iter per le sanzioni sembra procedere senza ostacoli. Sulla Sicilia, inoltre, incombono altre due procedure di infrazione sul tema, quindi due fronti aperti da cui potrebbero giungere nuove sanzioni.
 
(Per leggere l’inchiesta completa abbonati qui o acquista il giornale in edicola)