La questione prospettata, per la quale non sembra vi siano soluzioni alla vista, non riguarda solamente i cervelloni, ma anche tutte le persone comuni, le quali, se vi fosse una tecnologia che consentisse la registrazione del contenuto del proprio cervello, potrebbe lasciare ai propri cari un’impronta del modo di pensare, nonché di quello che si è pensato, elaborato e deciso.
Certo, un’ipotesi di terzo tipo come questa comporterebbe un rischio, consistente nel mettere a nudo tutto quello che ognuno di noi ha nella propria testa; non solo, ma anche tutto quello che ha pensato, che ha deciso e che ha realizzato. Cosicché verrebbe fuori una scheda che farebbe vedere con precisione se una persona umana è vissuta nel solco del bene o in quello del male.
Immaginate poi se questa sorta di maieutica, cioé l’estrazione dal cervello di una persona del suo contenuto, si potesse fare forzosamente nel caso di delitti o reati, come la giustizia potrebbe diventare più spedita ed efficace .
Ma sorgerebbero facili obiezioni sulla violazione della persona umana.
Sarebbe bello copiare il cervello in un Cd. Con la straordinaria potenza delle attuali banche dati, che non hanno limiti quantitativi, mettere insieme le copie dei contenuti del cervello, ripetiamo hardware e software, dai quali fare elaborazioni incrociate, ricavandone sapienza immensa, utile all’ulteriore progresso dell’umanità.
Non credo, nella mia minuscola conoscenza, che qualcuno abbia pensato a una ipotesi di questo tipo. Sicuramente la mia ignoranza al riguardo mi fa credere che, invece, altri vi abbiano pensato e magari abbiano fatto tentativi per rendere realizzabile questa ipotesi. Non ho avuto la fortuna di leggere molto né della prestigiosa rivista Science, né dell’altra, Nature, con la conseguenza che non posso affermare quanto precede.
Tuttavia, ognuno di noi ha il diritto di sognare un domani migliore e una umanità che diminuisca l’attuale divario tra benessere e malessere, secondo il quale, rispetto a circa 2 miliardi di persone che stanno bene o benissimo, ve ne sono 5,2 miliardi che stanno male e malissimo.
Anche a questo serve sognare, ma con i piedi ben piantati a terra!