In arrivo 100 mln per investimenti in agricoltura

PALERMO – “Una delle misure più consistenti per quanto riguarda la programmazione 2014-2020”. Sono le parole di Gaetano Cimò, dirigente generale del dipartimento Agricoltura, riguardo alla misura 4.1 del Piano di sviluppo rurale sul “sostegno agli investimenti nelle aziende agricole” che prevede 100 milioni di euro per gli investimenti nel settore.
Il bando pubblico è stato presentato, nei giorni scorsi in conferenza stampa, presso l’assessorato regionale all’Agricoltura. “L’obiettivo della nostra programmazione – come ha sottolineato l’assessore Antonello Cracolici – è quello di sostenere le aziende che fanno qualità, cioè lavorano su produzioni certificate, sostenere le aziende anche attraverso forme di incentivazione per l’aggregazione e per i progetti collettivi che le stesse saranno in grado di promuovere al fine di diffondere una metodologia della concentrazione produttiva e sostenere le aziende che chiudono la filiera per dare maggiore valore aggiunto alle attività produttive e dare maggiore reddito sia alla produzione che al sistema agricolo nella sua interezza” e ha aggiunto: “Verranno favoriti progetti che scommettono sul biologico e i regimi di qualità certificata oltre che sulla chiusura della filiera produttiva, la sostenibilità ambientale e le fonti rinnovabili”.
Tra le altre finalità del provvedimento c’è il miglioramento della qualità dei prodotti agricoli e zootecnici anche attraverso investimenti funzionali all’implementazione di sistemi di qualità, tracciablità e gestione ambientale, la riduzione dei costi di produzione e il miglioramento delle condizioni di produzione e di allevamento. Ci si prefigge di incentivare la diversificazione degli ordinamenti colturali e delle produzioni agricole anche verso settori non alimentari. La misura 4.1 prevede finanziamenti al 50% a fondo perduto che arrivano al 70% per gli investimenti condivisi tra aziende che si associano, per i giovani agricoltori già insediati fino ai 40 anni di età e per le zone montane o svantaggiate e classificate come natura 2000.
L’assessore all’Agricoltura ha parlato dei criteri di semplificazione burocratica introdotti nel bando in questione. “La documentazione relativa alla cantierabilità e alle autorizzazioni – ha dichiarato – dovrà essere presentata solo dalle aziende che saranno ammesse a finanziamento. Ciò determina uno snellimento e il risparmio di inutili costi per le aziende che presentano le istanze e che poi non saranno finanziate” e come viene spiegato nel bando pubblico, per la predisposizione dell’elenco regionale delle istanze ammissibili al finanziamento si terrà conto del punteggio complessivo conseguito dalle singole iniziative progettuali. 
“La  4.1 – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura – arriva dopo che l’ultima misura messa a bando con il vecchio Psr è stata pubblicata nel 2012 e quindi dopo 4 anni è la misura più attesa dalle imprese agricole e zootecniche che finanzia gli investimenti per l’acquisto di macchine agricole, attrezzature per il confezionamento e la commercializzazione dei prodotti agricoli, capannoni, terreni agricoli, lavori per la viabilità e l’elettrificazione aziendale, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e tanto altro”.
Secondo Cracolici, con la misura 4.1 si entra nel vivo della programmazione Psr. “Dobbiamo costruire una vera e propria industria dell’agroalimentare siciliano – ha auspicato – che sia in grado di intercettare la domanda di qualità e sicurezza alimentare che cresce in tutto il mondo”.