Turismo, si può vivere investendo: mettere a frutto i Tesori della Sicilia

CATANIA – Risorgimento Sicilia, l’Unione dei CittadiniPerBene, continua a informare e a fare opinione sul blog (www.risorgimentosicilia.it) dove gli autori ogni giorno pubblicano notizie, idee e commenti sulle tante criticità che investono l’Isola. Ma non si tratta solamente di elencare i problemi che chiunque sarebbe capace di evidenziare anche solo postando dal proprio profilo social: la differenza sostanziale è l’abilità di proporre soluzioni, di prospettare i rimedi ai mali della Sicilia. Ed è proprio quello che vogliamo fare.
Risorgimento Sicilia, anche grazie al nutrito parco di articoli e inchieste messi a disposizione dal Quotidiano di Sicilia, organo di informazione partner nell’attività dell’Unione dei CittadiniPerBene, ha costruito un elenco di proposte per la Sicilia, “Le 50 soluzioni per il Risorgimento della Sicilia”. Nella precedente puntata, pubblicata il 29 novembre, abbiamo passato in rassegna le soluzioni per migliorare l’assetto politico e amministrativo della Regione, le iniziative per aumentare l’efficienza dei Comuni, alcune idee per sostenere l’economia siciliana. In questa seconda parte illustriamo invece un ventaglio di possibilità legate al rilancio turistico dell’Isola, il cosiddetto “turismo blu”, esplorando inoltre le vie possibili per l’ecologia, l’ambiente e le politiche di gestione dei rifiuti, altre note dolenti che ricordano i troppi (mal)funzionamenti e la dilagante arretratezza della Sicilia.
Per esplorare le opportunità individuate da Risorgimento Sicilia in materia di turismo, si parte dalle risorse già esistenti. Superfluo ricordare infatti che l’Isola galleggia su una miniera d’oro turistica, con una tale concentrazione di siti e attrazioni naturali, monumentali, architettoniche, artistiche che potrebbero permettere ai siciliani di vivere prevalentemente col ricavato dell’economia turistica. E non parliamo necessariamente delle risorse famose in tutto il mondo come Taormina o Cefalù, i Templi di Agrigento, l’Etna o le preziose riserve naturali.
Parliamo invece, ad esempio, degli 892 borghi che andrebbero ristrutturati e resi fruibili per il grande pubblico. Parliamo delle 125 aree culturali di pregio dell’Isola, anch’esse da ristrutturare e promuovere, Parliamo quindi della promozione, per la quale è indispensabile creare un circuito culturale turistico e un calendario annuale di eventi che facciano da punto di riferimento, con siti web dedicati e un’attività di comunicazione fondata su un grande Piano di marketing turistico e territoriale.
I quattro grandi percorsi tematici innovativi che Risorgimento Sicilia individua per la promozione turistica sono: il circuito della bellezza (archeologia e arte), il circuito dell’archeologia industriale, il turismo blu del mare, il circuito delle vecchie ferrovie abbandonate (ce ne sono a bizzeffe e sarebbero i fili concreti capaci di legare varie aree dell’Isola facendo transitare i visitatori attraverso le meraviglie della Sicilia). Sono solo alcuni canali, non esaustivi, ma di certo una buona base per costruire la pianificazione turistica della Sicilia per il futuro.