Rifiuti, istituito un Tavolo tecnico. Controllerà operato degli impianti

PALERMO – L’impegno per la costituzione di un tavolo tecnico era stato preso con l’ultima nota d’intesa tra la Regione e il ministero dell’Ambiente che avrebbe poi condotto all’ordinanza di giugno e, quindi, a quella del primo dicembre in relazione al ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti nell’Isola. Adesso a confermare quell’accordo c’è il decreto dell’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, pubblicato il 23 dicembre scorso, che istituisce un Tavolo tecnico col compito di definire le procedure standard per il “monitoraggio e lo svolgimento dei controlli e per la risoluzione delle eventuali criticità inerenti all’impiantistica regionale connesse al ciclo integrato dei rifiuti”.
Del Tavolo tecnico fanno parte Maurizio Pirillo che, in quanto dirigente del dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, sarà anche il coordinatore, e quindi l’Arpa, tramite il suo direttore Francesco Licata di Baucina, l’Ufficio speciale per l’incremento della raccolta differenziata presso i comuni, rappresentato dal dirigente Salvo Cocina. Presenti anche i rappresentanti dei gestori degli impianti collocati nel territorio isolano: Ato Ambiente Cl 3 (Gela), Ato Pa 6-  Alte Madonie Ambiente (Castellana), Catanzaro Costruzioni (Siculiana), Oikos (Motta), Rap (Bellolampo), Sicula Trasporti (Grotte S. Giorgio), Trapani Servizi (Trapani), Ato Ragusa Ambiente (Ragusa) e Cisma ambiente (Melilli). L’utilità di avere tutti i soggetti in unico contenitore diventa fondamentale dal momento che, tra i compiti considerati, c’è anche l’individuazione di ogni iniziativa necessarie e utile ai fini della risoluzione delle eventuali criticità.
La prima riunione è prevista entro il prossimo 15 gennaio, e in quell’occasione si dovranno definire modalità operative e di funzionamento. Il Tavolo completerà i lavori entro il prossimo maggio, data prevista come scadenza ultima per il rientro nell’ordinario in seguito all’ordinanza n.26/rif/2016 del primo dicembre che aveva prorogato la gestione speciale scaduta alla fine di novembre.
Il Tavolo dovrà provvedere anche in ordine ad un altro punto previsto nell’intesa tra ministero e Regione. L’accordo, infatti, stabilisce che al primo avvio, e comunque per tutti gli impianti mobili attivati dopo l’ordinanza di giugno, per la fase di start up fino alla messa a regime, per un periodo non superiore a otto settimane, debba essere predisposto un “piano di sperimentazione concordato con i gestori degli impianti e con l’Arpa per definire le condizioni operative per le quali l’impianto potrà rispettare i requisiti dell’Ordinanza (quella di giugno, ndr)” che all’articolo 6 prevede i limiti e i requisiti necessari. In questa fase di sperimentazione si accetteranno anche valori superiori alle previsioni, purché “il rifiuto sia stato, comunque, sottoposto a un trattamento biologico aerobico di durata pari, almeno, 15 giorni”.
Un ulteriore passo nella giusta direzione, in attesa che i pessimi numeri sui rifiuti isolani – l’abbiamo visto nell’inchiesta pubblicata ieri sugli ultimi dati Ispra – possano migliorare a ritmi decisi e abbattere in questo modo i costi del servizio e le conseguenze di una cattiva gestione del rifiuto che si riflettono sull’ambiente siciliano.