I Beni culturali siciliani relegati in soffitta

I numeri ufficiali non ci sono ancora ma, dalle prime stime, si conferma una gestione del patrimonio culturale regionale fatto di luci e ombre. Se, infatti, da una parte cresce il turismo culturale grazie alle tristi vicende che vedono protagonisti Paesi del medioriente e del Mediterraneo e che spingono i turisti a scegliere la Sicilia tra le mete delle proprie vacanze; dall’altra, stenta a partire quel sistema di gestione virtuoso che proprio nel turismo culturale dovrebbe avere il suo perno.
Lo dimostra, per ultimo, la vicenda delle aperture dei musei e dei siti archeologici regionali nei giorni di Natale e Capodanno: per razionalizzare risorse e personale, la Regione siciliana ha scelto di chiudere le porte ai turisti suscitando l’indignazione popolare. Un dietrofront parziale ha fatto sì che alcuni musei dell’Isola possano accogliere i turisti che affolleranno le città d’arte siciliane per le vacanze di Capodanno, ma la questione resta aperta.
 
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