Contributi alle imprese per l’internazionalizzazione

PALERMO – Ancora un intervento per spingere le imprese fuori dai confini nazionali. Alla fine di dicembre il ministero dello Sviluppo economico ha definito, tramite un decreto direttoriale, le modalità e i termini per la richiesta e la concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei Consorzi per l’internazionalizzazione per l’anno 2017.
I contributi hanno finalità ben precisa, in quanto, lo spiega il ministero in una nota, sostengono “lo svolgimento di specifiche attività promozionali realizzate dai Consorzi per l’internazionalizzazione, per sostenere le Pmi nei mercati esteri, favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi, nonché incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori internazionali per contrastare il fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione dei prodotti agroalimentari”.
Le misure di sostegno sono indirizzate ai Consorzi per l’internazionalizzazione che devono essere costituiti in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari, agricole e ittiche aventi sede in Italia, nonché da imprese del settore commerciale che però non devono essere in misura non prevalente rispetto alle altre. Possono partecipare anche enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, ma non devono usufruire di contributi pubblici. I consorzi devono avere per oggetto la diffusione internazionale di servizi e prodotti delle pmi e garantire il supporto alla loro presenza nei mercati esteri, inoltre devono essere senza scopo di lucro e non distribuire avanzi e utili di esercizio, avere un fondo consortile formato da singole quote non inferiori a 1.250 euro, versato almeno per il 25%, essere iscritti al registro delle imprese al momento della presentazione e in stato di attività, non essere in liquidazione.
Le spese ammissibili e gli interventi finanziabili riguardano: partecipazioni a fiere e saloni internazionali, eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali show-room temporanei all’estero, incoming di operatori esteri, incontri bilaterali fra operatori esteri e all’estero, workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero, azioni di comunicazione sul mercato estero, attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione.
Il progetto da presentare dovrà avere requisiti molto precisi: spesa ammissibile compresa tra 50mila e 400mila euro, coinvolgimento di almeno 5 pmi consorziate e provenienti da almeno 3 diverse regioni dello stesso settore o filiera, prevalenza di imprese industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari, agricole e ittiche.
Inoltre è garantita anche la strutturazione monoregionale, ma soltanto se presentato “da consorzi con sede legale in Sicilia costituiti da sole imprese con sede legale nella citata regione”.
La domanda si può presentare soltanto tramite posta certificata, già a partire da lunedì scorso ed entro il 28 febbraio 2017, all’indirizzo dgpips.consorzi@pec.mise.gov.it utilizzando i modelli disponibili sul sito del ministero (sviluppoeconomico.gov.it) che offre, inoltre, tutti i dettagli per l’invio e per la rendicontazione.
L’agevolazione, concessa a fondo perduto, non potrà superare il 50% delle spese sostenute ritenute ammissibili.