In Sicilia in calo gli stipendi dei lavoratori dipendenti privati

PALERMO – In Italia aumenta il divario tra Nord e Sud dal punto di vista delle retribuzioni dei dipendenti privati, con la piramide degli stipendi che si fa sempre più ripida. Secondo i dati rivelati dall’Osservatorio Job Pricing nella seconda edizione del Geography Index, Milano (con una retribuzione media di 34.400 euro annui lordi) si conferma ancora una volta la provincia italiana a più alto reddito, in una classifica che vede la media nazionale salire complessivamente a 29.176 euro annui lordi, rispetto ai 28.653 euro dell’anno scorso.

Ma cos’è e come funziona il Geography Index?
Si tratta di una classificazione della retribuzione media – dei lavoratori dipendenti di aziende private – rilevata nelle 110 province italiane. La caratteristica utilizzata per stilare le classifiche è la sede di lavoro del dipendente (non è rilevante il domicilio). L’obiettivo principale di tale classificazione è quello di fornire indicazioni su quali siano i territori dove un lavoratore può cogliere l’opportunità di una crescita retributiva.
Il Geography Index 2016 si basa sulle rilevazioni effettuate dal sito della società Job Pricing (il cui Database è costituito da circa 250 mila profili retributivi relativi a lavoratori dipendenti di aziende private, raccolti durante il 2014, 2015 e il I° semestre del 2016) e le classifiche sono state elaborate tenendo in considerazione la RAL (retribuzione annua lorda) e la composizione di Dirigenti, Quadri, Impiegati e Operai all’interno delle singole province, ottenuta tramite l’elaborazione dei dati trimestrali forniti dall’Istat e riguardanti le Forze di Lavoro.
In testa alla classifica regionale si trova la Lombardia, con una media 31.542 euro annui lordi di retribuzione dei dipendenti privati, seguita dal Trentino-Alto Adige (30.721 euro), dall’Emilia-Romagna (30.240 euro), dalla Valle D’Aosta (29.920 euro) e dal Lazio (29878 euro). La Sicilia – con una media di 25.277 euro – si piazza al sedicesimo posto in Italia. Peggio dell’Isola solamente la Puglia con 25.120 euro, il Molise con 24.852 euro, la Calabria con 24.211 e la Basilicata con 24.051 euro.
“Le retribuzioni lombarde e del Nord in generale sono il risultato di due forze compresenti che si auto alimentano: il costo della vita più alto e la natura del mercato occupazionale, maggiormente contraddistinto rispetto ad altre regioni da figure specialistiche e manageriali, che alzano il valore medio complessivo dell’area considerata”, ha commentato così i dati Mario Vavassori, founder e partner dell’Osservatorio Job Pricing.
Dunque, la differenza del costo della vita sembrerebbe l’unico calmierante nella disparità di retribuzione tra le Regioni più ricche e le più povere dell’Italia. Mentre il mercato occupazionale tenderebbe a marcare sempre di più la divisione in due del Paese.
Passando alla classifica a livello provinciale, Palermo si piazza al cinquantunesimo posto sulle totali 110 province italiane grazie a un reddito medio da lavoro dipendente privato pari a 27.559 euro. Un dato certamente migliore di alcune zone d’Italia ritenute da sempre più ricche, come ad esempio la provincia di Siena e quella di Pordenone, che seguono Palermo nella classifica nazionale.
Osservando i dati, e confrontandoli con l’anno precedente, si può notare che il capoluogo siciliano ha però perso dodici posizioni in classifica rispetto al 2015, quando si trovava al trentanovesimo posto.
In Sicilia, dietro Palermo si piazzano le province di Siracusa (26.101 euro annui lordi), Catania (25.954), Caltanissetta (25.085), Enna (24.741), Trapani (23.970), Agrigento (23.672), Messina (23.487) e Ragusa (la peggiore tra le province siciliane, con 23.439 euro di retribuzione lorda media).