LE PROCEDURE APERTE
1 La 2004/2034 “Cattiva applicazione della direttiva 91/271/CEE nelle Aree Normali con più di 15.000 abitanti” ha già avuto una prima sentenza di condanna della Corte di Giustizia Ue del 19 luglio 2012 (causa C-565/10). In questo caso ci sono nel mirino 80 agglomerati (51 in Sicilia). Per il governo si prevede la data di raggiunta conformità tra la fine del 2017 e il 2024 con 122 interventi per un finanziamento già operativo di 1,6 miliardi di euro. Su questa infrazione pesa anche una seconda condanna, così come ampiamente trattato nei mesi scorsi, con una sanzione forfettaria una tantum di 62,6 milioni di euro e un’altra giornaliera pari a 346mila euro (61,3 milioni a semestre).
2 La 2009/2034 “Cattiva applicazione della direttiva 91/271/CEE nelle Aree Sensibili con più di 10.000 abitanti” ha avuto una sentenza di condanna della Corte di Giustizia Ue del 10 aprile 2014 (causa C-85/13). In questo caso ci sono ancora 34 agglomerati segnalati dall’Ue e tra questi 5 si trovano in Sicilia. La Commissione Ue potrebbe considerare conformi altri 7 agglomerati, ma nessuno di questi si trova in Sicilia.
3 La 2014/2059 “Cattiva applicazione della direttiva 91/271/CEE in un numero consistente di agglomerati (878) con più di 2000 abitanti collocati sia in aree ‘normali’ che in aree ‘sensibili’” con un iter in fase di “Parere motivato”, quindi non ancora a rischio sanzione.
COMMISSARI REGIONALI IL GOVERNO FA MEA CULPA
Dopo la nomina di 6 commissari straordinari tramite lo Sblocca Italia – in Sicilia l’assessore Contrafatto –, si “deve constatare – ha spiegato Galletti – che tale scelta non ha prodotto i risultati sperati per diverse ragioni: la nomina di una molteplicità di commissari non ha consentito di conseguire economie di scala rilevanti portando, invece, in alcuni casi alla duplicazione di strutture inutili”. Anche per queste ragioni si è arrivati alla nomina dell’unico Commissario che, nel momento in cui entrerà in azione (si prevede entro gennaio), farà cessare gli altri.