Che la Pubblica amministrazione non godesse, anche allora, di una buona reputazione sembra sorprendente perché soprattutto quella austro-ungarica ha dato sempre prova di essere particolarmente efficiente e di servire bene i cittadini, ma nonostante ciò se ne parlava male.
Figuriamoci ai nostri tempi, quando la burocrazia serve se stessa e i propri privilegi pur essendo dotata di moltissimi bravi dirigenti e di una miriade di bravi impiegati.
I bravi dirigenti e i bravi impiegati si ricordano perfettamente all’articolo 54 della Costituzione e agiscono con disciplina e onore. Tutti gli altri, invece, non sanno cosa sia né disciplina né onore; e neanche l’amor proprio ed il rispetto del prossimo.
I bravi dirigenti e i bravi impiegati pubblici si ricordano anche l’articolo 97 della Costituzione, assicurando il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.
Ormai tutti hanno capito che la disfunzione della burocrazia, formata da ben 3,2 milioni di dipendenti pubblici, oltre un milione di dipendenti delle partecipate para-pubbliche, è la causa principale della mancata crescita e della aumento della disoccupazione.
La mentalità secondo la quale nessun dirigente e nessun dipendente debba rendere conto è estremamente diffusa, con la conseguenza che tutti pensano o dicono: ma chi me lo fa fare? Si intende a comportarsi bene.
In questo quadro, ha primaria responsabilità la classe politica che ha il compito di indirizzare la burocrazia e di controllarne sistematicamente i risultati sulla base di cronoprogrammi che la stessa classe politica dovrebbe predisporre.
E’ giusta la divisione tra politica e amministrazione perché ognuno deve assumere le proprie responsabilità. Ma i responsabili delle istituzioni, che non governano con polso fermo la burocrazia, sono i primi responsabili della disfunzione conseguente. Nella disfunzione si annida la corruzione, fondata sulla cultura del favore, secondo la quale bisogna chiedere ciò per cui il cittadino ha diritto.
Come si capisce il quadro è fortemente inquinato e non si vede nel medio periodo una soluzione. Tuttavia, essa va cercata ed attuata con fermezza, sotto la spinta dei #CittadiniPerBene.