Formazione senza tempi certi. “Una situazione intollerabile”

PALERMO – Lo scandalo dell’Anfe non ferma l’iter per l’indizione dei nuovi corsi. Lo aveva detto a chiare lettere l’assessore regionale alla Formazione professionale Bruno Marziano, ma l’ennesimo intoppo ha finito per innescare la bufera.
Le rassicurazione di Marziano stavolta non bastano per tenere a bada un settore che oramai da tempo cova sotto la cenere. Ora a prendere posizione con forza sono i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil che, in poche parole, dicono che il tempo è scaduto. Lo hanno detto senza tanti giri di parole nel corso di un vertice alla Regione proprio sulla vertenza formazione che è stato presieduto dall’assessore al Lavoro Gianluca Miccichè e dalla dirigente generale del Dipartimento, Maria Antonietta Bullara: “Siamo insoddisfatti – dicono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola -, non è più tollerabile la situazione in cui vive la platea degli operatori, in gran parte licenziati o sospesi, senza lavoro, salario e nemmeno più ammortizzatori sociali. Basta ritardi, si avviino tutte le attività utili, il governo dimostri la volontà di salvare i servizi ai cittadini, ai lavoratori, e di avviare le politiche attive per il lavoro e l’inclusione sociale”.
Effettivamente di annunci sull’imminenza della partenza dell’Avviso 8 se ne sono sentiti a bizzeffe: ora è da più di un anno che i corso sono del tutto fermi. “Ciò che è ancora più vergognoso – proseguono i sindacati – è che le stesse promesse e impegni, di volta in volta sbandierati come realizzazioni imminenti, sono stati fatti innumerevoli volte dal Governo e dallo stesso presidente della Regione, indipendentemente dal vorticoso avvicendarsi degli assessori e dei dirigenti, in maniera demagogica e senza mai individuare soluzioni risolutive”.
Durante il vertice, l’assessore ha comunicato i prossimi passi e i provvedimenti approvati, come la delibera con la quale sono state appostate le risorse per garantire un insieme di servizi legati alle politiche attive del lavoro, all’intervento a favore dell’occupazione delle donne e a quello a favore dei minori stranieri non accompagnati. Ma i tempi non sono certi: “Quello che invece si è veramente realizzato – commentano Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola – è la sempre più radicale precarizzazione degli operatori, e l’unica dematerializzazione di cui questo Governo regionale è artefice non è quella dell’agenda digitale, ma quella del settore della Formazione professionale”.
Sui fondi europei, la Regione ha comunicato che per questi interventi è in corso una preventiva interlocuzione con l’assistenza tecnica del ministero del Lavoro, e che nei prossimi sei mesi dovrebbero essere emanati bandi e avvisi. Fra gli annunci anche affidamenti diretti al Ciapi, per il riavvio al lavoro degli operatori degli ex sportelli multifunzionali individuati nell’elenco unico a esaurimento recentemente costituito per decreto dell’assessore, come previsto dalla legge regionale 8 del 2016.
“Vogliamo tempi certi, si accelerino le procedure per giungere finalmente all’avvio delle attività e al ritorno al lavoro dei tanti operatori da troppo tempo in attesa” concludono i sindacati. Con l’Avviso 8 la disponibilità finanziaria ammonta a 136 milioni di euro per un totale all’incirca di 300 corsi da potere avviare, un quarto di quelli presentati. Comunque la partenza di questi corsi non finirà per mettere a tacere le polemiche.