Dopo Palermo, Agrigento e Trapani, la nostra inchiesta sul merito continua a Catania, alla ricerca dei ragazzi siciliani che hanno tagliato il traguardo della maturità conquistando la lode ed il diritto al premio ministeriale.
Catania è sede di un ateneo grande, è stato il punto di riferimento per generazioni e generazioni di studenti siciliani. Lo stesso capoluogo di provincia è noto nel resto d’Italia come la Milano del Sud, la città che si caratterizza per una grande presenza di aziende e di realtà imprenditoriali. E’ sufficiente questo per far sì che i 100 e lode dell’anno scolastico 2008/9 tra dieci anni siano ancora qui? Prima di chiedercelo ripassiamo ancora una volta i numeri. Sono stati in 117 a Catania a tagliare il traguardo della maturità in modo eccellente: 40 ragazzi e 77 ragazze . Vince anche in questa provincia il liceo scientifico, l’indirizzo che sforna di gran lunga il numero maggiore di 100 e lode, seguito dal liceo classico, e poi dagli altri istituti di istruzione secondaria superiore, in cui i casi di eccellenza risultano però veramente pochi.
Catania, in teoria, per essere all’altezza del suo soprannome, dovrebbe riuscire a realizzare quella sinergia tra impresa, università e territorio, che è da decenni il costante handicap del sud e la cui assenza fa sì che i brillanti laureati siciliani scappino a lavorare nelle aziende del nord dopo essersi formati qui. Abbiamo intervistato alcuni di loro. Qualcuno è andato al nord, qualcuno è andato all’estero, qualcuno è rimasto qui. Con il 100 e lode in tasca ha presentato la domanda di iscrizione all’Università di Catania. A questa regione il compito di non far pentire nessuno di questa scelta, di saperseli tenere stretti questi 100 e lode, perché lo studio, l’impegno e la volontà che ci sono dietro quei voti, restino risorse della Sicilia. Bruna Scalia, 100 e lode al liceo classico Cutelli, studia medicina nell’ateneo catanese, sognando di diventare cardiochirurgo. Il suo futuro però lo vede fuori dall’isola.
Silvia Sarpietro, 100 e lode al liceo classico Cutelli di Catania, è iscritta al primo anno del corso di “Economia and management” alla Luiss (Roma); dopo il conseguimento della laurea, spera di poter frequentare a Londra il successivo corso di specialistica in “Economia e Mercati finanziari” e di intraprendere la carriera universitaria, magari dando un contributo alla nostra Sicilia.
Andrea Lisi, anche lui del Cutelli ci dice: “Ho deciso di fare il test per economia alla Bocconi solo i primi di Agosto. Un mese dopo ero già a Milano, iscritto al Cles e catapultato in una realtà nuova quasi senza rendermene conto, con la consapevolezza di poter non ritornare più e di aver lasciato persone che sono state importanti e continueranno ad esserlo. Forse c’è un po’ di paura, ma anche gratitudine nei confronti della mia famiglia e tantissimo entusiasmo”.
Tra le giovani iscritte alla facoltà di ingegneria meccanica troviamo Simona La Piana, maturità con 100 e lode nella sezione scientifica del liceo classico “Giovanni Verga” di Adrano, in provincia di Catania. Simona però non si fa illusioni. Quando le chiediamo se spera di poter restare a lavorare in Sicilia ci dice con triste tranquillità: “Non sarà possibile. Sicuramente per lavorare dovrò andare al Nord, se non addirittura fuori dall’Italia”. Ora tocca a Nicoletta Tomasello. Si è diplomata con 100 e lode presso il liceo scientifico Galileo Galilei di Catania. Anche lei è rimasta. Con un entusiasmo che merita di essere premiato.”Studio a Catania presso la facoltà di Ingegneria Edile e Architettura e conto di laurearmi entro i termini per poter iniziare il prima possibile il lavoro che sin da bambina desideravo fare. La facoltà che frequento offre una formazione completa, donandomi le basi di un ingegnere e la sensibilità di un architetto. Spero di poter svolgere qui stesso il mio mestiere, poiché non voglio allontanarmi dalla mia città e da tutto ciò che ad essa mi lega”. Un affetto che la Sicilia dovrebbe ricambiare. Non chiede molto Nicoletta. E a questa regione potrà dare tanto.
Alla Bocconi, sognando un futuro da manager nella moda
Bianca Mignosa, 100 e lode al liceo classico Mario Cutelli di Catania sogna il mondo della moda, fatto di tulle, atelier, seta, sfilate. Ma anche di tutto quello che c’è dietro. L’aspetto che interessa a Bianca è quello manageriale: “Al momento studio economia, l’Università Bocconi è l’unica università che offre ampie possibilità per quanto riguarda il settore manageriale al quale sono interessata.” E tra dieci anni? “Mi piacerebbe lavorare in Sicilia ma, visto che intendo diventare manager di aziende di moda, mi sembra alquanto difficile…credo resterò fuori dalla Sicilia.”
Stessa scuola, stesso anno scolastico, stesso voto di Bianca. Anche Elena Trebalate è una delle ragazze diplomate con 100 e lode dal liceo classico Mario Cutelli. Le scelte però sono radicalmente diverse: “Attualmente studio Scienze e Tecniche alla facoltà di Psicologia di Firenze. Vorrei seguire il percorso per diventare psicoterapeuta ma accarezzo anche l’idea della ricerca nel campo dei rapporti mente-corpo e della psiconcologia… sceglierò col tempo. “ Dove ti vedi tra dieci anni? “Ovunque ci sia la possibilità di applicare le conoscenze acquisite in modo utile e costruttivo.” Risposta saggia, da 100 e lode. Alla Sicilia resta la speranza di riuscire a fare parte di “quell’ovunque”.
La scelta del Gap year. Un anno di pausa all’estero per migliorare l’inglese
Ha conseguito la maturità con 100 e lode al Liceo Classico di Aci Castello, vicino Catania. Carla Corvaja in questo momento si trova a Londra. Ci racconta la sua esperienza: “Immediatamente dopo gli esami ho preso la decisione di trasferirmi per il famoso “gap year”, durante il quale ho intenzione di migliorare il mio inglese e, ovviamente, di fare anche delle piccole esperienze lavorative prima di iniziare l’università. Nel frattempo ho anche fatto domanda per studiare medicina in un’università inglese, a partire dal prossimo anno.” Perché l’Inghilterra? “Perchè è uno di quei posti in cui l’impegno, lo studio e la passione vengono ancora premiati e in cui non mancano mai nuovi stimoli per migliorare se stessi.” Tra dieci anni dove vorresti essere ? “Nel mio quadro perfetto vorrei essere un medico (medicina generale o oncologia) e sono più che certa del fatto che vorrei lavorare all’estero o almeno nel Nord Italia. Amo la mia terra e le mie origini, ma visitare alcune città come Londra o Milano mi ha permesso di comprendere che certe opportunità sono difficili da trovare in Sicilia.” Sicura? “Questi sono i miei progetti, ma la vita è in continuo divenire, per cui non nego che le cose potrebbero cambiare! Sono giovane e ho ancora molto da conoscere e imparare e non voglio chiudere delle porte a priori, senza essere pienamente consapevole di quello a cui dico di no.”
4a puntata mercoledì 16 dicembre