Giuseppe Gulotta, muratore siciliano, in carcere ci ha passatto ventidue lunghissimi anni. Da innocente.
La sua odissea inizia nel lontano 1976, quando fu accusato insieme ad altre due persone di aver ucciso due carabinieri nella caserma di Alcamo (Tp).
È stato assolto con formula piena nel 2012 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, che è giunta alla conclusione che la confessione degli omicidi gli era stata estorta sotto tortura. La storia di Gulotta è forse il caso più eclatante di malagiustizia in Sicilia.
Secondo i dati del Mef, dal 2005 al 2016 in Sicilia sono stati vinti 2.187 ricorsi e 77,5 milioni di euro è l’enorme cifra liquidata a titolo di risarcimento per ingiusta detenzione ed errori giudiziari. Di questi, 7,5 milioni hanno riguardato il 2016. Nel 2015 la somma liquidata era stata di quasi 6 milioni.
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