In questo quadro, vi sono associazioni di servizio, associazioni ambientaliste, associazioni di consumatori, e chi più ne ha più ne metta, il cui scopo teorico è quello di servire il prossimo, ma che in realtà non servono il prossimo né loro stesse, se non in una sorta di circuito egoistico che alla fine fa credere di fare qualcosa. Al contrario, non fanno assolutamente nulla salvo che parlare, parlare e parlare.
La Democrazia, come tutti sanno, è una forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi. Secondo voi, il popolo esercita la sua sovranità? Ovvero, è usato per le convenienze dei suoi delegati?
È ovvio che all’interno di una Comunità vi siano interessi svariati, quasi tutti egoistici e di parte. è la temperanza e la mediazione fra essi che deve sottostare a quelli dell’intera Comunità, deve cioè prevalere sempre, in ogni azione, l’interesse generale, sotto il quale vi può essere quello delle parti.
I miracoli che ha fatto l’assessore al Bilancio, Alessandro Baccei, hanno messo in equilibrio i conti, ma non hanno realizzato il primo obiettivo, che era anche il primo dovere di Crocetta appena eletto: quello di destinare un terzo del bilancio agli investimenti, per mettere in moto l’economia regionale e, per conseguenza, far aumentare il Pil e l’occupazione.
Niente di tutto questo. Continua a piovere sul bagnato e in questi dieci mesi che ci separano dalle elezioni regionali sentiamo questi sciagurati occuparsi di candidature, di nomine, di promesse elettorali, ma nulla fanno per utilizzare questo ultimo scorcio di legislatura al fine di smuovere le acque paludose in cui sono infognati i siciliani.
Siamo convinti che il montante disgusto favorirà il Movimento 5 stelle, perché anche i partiti che hanno ancora un minimo di dignità non verranno distinti da quelli che l’hanno persa.
Responsabilità, dunque, dei vertici istituzionali, ma ancora maggiore quella delle varie classi sociali. Chi parla di servizio abbia la prudenza di citarlo a bassa voce, in modo da non farsi sentire, perché è una beffa ascoltare belle parole e constatare brutte azioni.