Messina – Giampileri, la Ss 114 a rischio-inondazione

MESSINA – Fango e detriti potrebbero presto invadere le corsie dell’autostrada e della Strada statale 114.
A due mesi di distanza dall’alluvione che si è abbattuta nella zona sud della nostra città, a Giampilieri marina non sono stati eseguiti i necessari interventi di messa in sicurezza.
Decine di metri cubi di fango e detriti sono ancora accantonati ai margini delle strade.
La denuncia parte da cinque consiglieri comunali del centro-destra, che hanno raccolto le segnalazioni dei residenti della zona e hanno deciso di scrivere al commissario straordinario Raffaele Lombardo, al soggetto attuatore Giuseppe Buzzanca, al Prefetto Francesco Alecci e all’assessore alla Protezione civile, Fortunato Romano.
 
"In prossimità del Km 15,250 della S.S.114, – scrivono gli esponenti locali – esiste un sottopasso delle corsie autostradali e della linea ferrata che dalla S.S.114 consente l’accesso alla zona a monte dell’autostrada, dove sono ubicati degli immobili di costruzione antecedente alle infrastrutture viarie. Proprio in quell’area imperversano cubi di fango e detriti scesi a valle nel periodo della tragedia. L’intervento eseguito si è limitato alla rimozione del fango e dei detriti che ostruivano i sottopassaggi, accantonando il materiale limaccioso all’esterno delle strutture viarie o lungo i bordi; non risulta quindi risolutivo, in quanto, alle prime piogge, il ruscellamento delle acque piovane potrebbe determinare l’erosione della fanghiglia, con la conseguente invasione dei sottopassaggi che potrebbero ostruirsi nuovamente, con conseguenti pericoli per la pubblica incolumità e ulteriori aggravi economici per la pubblica Amministrazione, che sarà costretta ad eseguire un ulteriore intervento”.
 

 
Frana, Lombardo: “Pronto Piano per la messa in sicurezza”
 
MESSINA – Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, a Messina per fare il punto della situazione a oltre due mesi dal nubifragio dell’1 ottobre, ha effettuato sopralluoghi nelle frazioni di Mili, Briga Marina, e Giampileri e nei comuni di Itala e Scaletta Zanclea. Poi ha incontranto i tecnici che hanno stilato una prima bozza del piano di messa in sicurezza.   “Abbiamo fatto vedere agli sfollato – ha detto Lombardo – lo studio dei luoghi. Le zone colpite sono state divise in aree verdi, gialle, viola e rosse secondo il grado di pericolosità. Nelle zone rosse alcune abitazioni verranno demolite per ripristinare il corso naturale dei torrenti, ostruiti da costruzioni realizzate anche centinaia di anni fa. Le abitazioni demolite dovranno essere ricostruite a breve distanza dai luoghi; in alternativa si troveranno alloggi da acquistare in zona. A Giampilieri è stata già individuata un’area dove sara possibile realizzare nuove abitazioni. Le case – ha proseguito Lombardo – saranno realizzate nel più breve tempo possibile e si faranno gare e appalti con procedure accelerate, ma con garanzie legali ineccepibili”.