PALERMO – Sui Comuni siciliani continua ad aleggiare lo spettro della mala amministrazione. Nelle casse degli Enti isolani pesa la mancata capacità di riscuotere i tributi comunali in maniera efficiente. Flop su tutti i fronti: Imu, Tasi e addizionali Irpef non garantiscono entrate adeguate.
Di fronte a questa diffusa incapacità, diventano centrali i trasferimenti da parte della Regione (circa 800 mln di euro nel 2015), gli unici in grado di rimpolpare le casse degli Enti. Così facendo, però, si alimenta il grado di dipendenza dei Comuni dalla Regione. Dipendenza che, nei fatti, non si traduce in politiche di sviluppo efficaci e lungimiranti.
Anche a causa dell’assenza dei Piani aziendali, i Comuni navigano a vista, offrendo ai cittadini servizi scadenti. Dati alla mano, sembra che in Sicilia si amministri male e si viva peggio.
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