Camere di Commercio, revocato l’accorpamento nella Sicilia orientale

PALERMO – Salta, almeno per il momento, la creazione della super Camera di commercio del sud-est, che doveva nascere dall’accorpamento degli enti camerali di Siracusa, Ragusa e Catania.
Il ministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda, in una nota ha condiviso le perplessità del presidente della Regione, Rosario Crocetta, di non procedere all’accorpamento decidendo di portare in Conferenza Stato Regioni la nuova proposta, che prevede l’autonomia delle Camere di Commercio.
“Con questa soluzione – ha commentato il governatore – andiamo incontro alle esigenze dei territori e rispondiamo alle tante richieste che sono arrivate dalle istituzioni locali”.
Sono sempre stato contrario all’accorpamento – continua Crocetta – e finalmente c’è lo stop a una procedura non condivisa, anche in presenza delle nuove vicende giudiziarie, che ipotizzano irregolarità e che vedono indagato il segretario della Camera di Commercio, Alfio Pagliaro, sui dubbi rispetto al reale numero degli iscritti delle varie categorie”.
“Revocherò immediatamente il decreto di accorpamento e – aggiunge il presidente – collaboreremo col ministro per avviare le nuove procedure. Ovviamente, questo ci costringe a continuare l’attuale commissariamento, ma non è colpa nostra. Vogliamo lavorare per dare immediatamente autonomia alle categorie, però con trasparenza”.
“Credo di aver dato ai territori una risposta chiara e netta e soprattutto dimostrato, al contrario di quanto si è detto a sproposito sull’autorità portuale di Augusta, che il presidente della Regione tratta con equità tutti i territori”, conclude Crocetta.
“La proposta formulata dal presidente Crocetta per accogliere le richieste dei territori e delle locali amministrazioni, che prevede l’autonomia delle Camere di commercio della Sicilia Orientale, è stata condivisa dal Ministro Calenda”, spiega l’assessore regionale delle Attività produttive, Mariella Lo Bello, che sottolinea, come “bloccare l’accorpamento, obbedisce altresì alla necessità prospettata dai territori di essere parte attiva del processo di riforma di questi Enti”.
“A questo punto – prosegue Mariella Lo Bello – avvieremo insieme al Mise tutti gli atti necessari, per porre in essere i provvedimenti che regolamentano le Camere di Commercio della Sicilia Orientale, consapevoli che stringeremo al massimo i tempi del prolungamento dell’attuale gestione commissariale, che non volevamo, ma si rende necessaria per procedere ai consequenziali adempimenti”.