PALERMO – In fallimento l’Associazione regionale allevatori di Sicilia (Aras).
Il Giudice Fallimentare del Tribunale Civile di Palermo, su istanza di sei lavoratori, ha proceduto a porre in fallimento l’Associazione e il presidente della commissione Bilancio all’Ars, Vincenzo Vinciullo di Ncd, ha detto che si tratta di “Un fatto gravissimo, che avrà ripercussioni devastanti sui nostri allevatori, in quanto l’Aras fornisce un servizio pubblico, su deleghe dell’Aia, che non può assolutamente essere interrotto” per questo ha convocato per mercoledì della prossima settimana la commissione Bilancio insieme a quelle delle Attività produttive e Lavoro di concerto con Giuseppe Laccoto del Pd, Presidente della Terza Commissione e Marcello Greco (Patto dei Democratici), Presidente della Quinta Commissione. “Il servizio pubblico non può essere interrotto, lo si affidi ad altro Ente. – ha aggiunto Vinciullo – Fermo restando che si dovrà procedere alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro, come è giusto che sia, eliminando, se del caso, tutta una serie di zone d’ombra, che hanno funestato alcuni rami dell’Aras negli ultimi anni, ritengo – ha continuato Vinciullo – che l’AIA debba immediatamente riprendere su di sé la titolarità dei controlli, così come prevede la legge, e, nel frattempo, mercoledì, verificare se l’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per la Sicilia sono nelle condizioni di assorbire il personale e di esercitare questi controlli su delega dell’AIA. Per questo motivo, insieme agli Assessori e ai Direttori Generali al ramo, abbiamo convocato sia il Commissario dell’Aras, quanto il legale rappresentante dell’AIA, per comprendere quali sono i loro programmi e concordare tutti gli opportuni interventi a salvaguardia del servizio e del personale” Vinciullo commenta duramente.
Il fatto che la questione, sotto gli occhi di tutti, fosse stata presa sotto gamba anche dagli assessori che si sono nel tempo succeduti. “Troppa arroganza, troppa saccenza e troppa boria hanno portato i Giudici a decretare la chiusura dell’Aras e il fallimento della stessa – ha proseguito Vinciullo – Ancora una volta, la disattenzione totale, da parte di questo Governo e dei suoi Assessori nei confronti della cosa pubblica, hanno portato a un disastro annunciato e che avevamo ampiamente denunciato”. Duro anche il Movimento Cinquestelle che paventa il crack dellintera zootecnia siciliana.
“Era noto da tempo che l’Aras navigasse in cattive acque, sia a causa del fatto che la Regione ha progressivamente diminuito negli anni il contributo che le versa, sia per colpa di una quasi decennale gestione commissariale che non ha fatto altro che aggravare e accelerare il collasso organizzativo, finanziario ed amministrativo dell’ente”, ha dichiarato Vanessa Ferreri.