Il tritacarne mediatico, violando tutte le regole etiche e i Doveri, invece, approfitta dell’informazione di garanzia per crearci un castello di illazioni da dare in pasto all’opinione pubblica come quando i cristiani, nell’arena romana, si davano in pasto al pubblico, il quale voleva vedere il sangue, indipendentemente dalle ragioni o dai torti.
La conseguenza di quanto precede è che, subdolamente, si vogliono intossicare i cittadini con idee preconcette in modo da indurli ad esprimere la loro volontà politica in un senso piuttosto che in un altro.
Non sappiamo quando verrà il giorno in cui i giornalisti si decideranno a non utilizzare più l’informazione di garanzia, ricordiamo a tutela dei cittadini, invece che contro gli stessi.
Il malcostume dell’informazione ormai è diventato comune, tanto che lettori, radioascoltatori e telespettatori, prendono per verità notizie che vere non sono, per cui il cittadino indagato diventa automaticamente colpevole: un obbrobrio sociale e mediatico. C’è un rimedio a questa distorsione dell’informazione? C’è, l’abbiamo scritto più volte. Rendere non pubblicabile l’informazione di garanzia.
Si è creato un clima di disordine generale in cui ogni fascia sociale è contro l’altra, ogni gruppo di cittadini è contro gli altri, perché si sono persi di vista i valori etici di equità, giustizia e di rispetto del prossimo.
Ciò è accaduto anche perché il Paese non ha una guida sicura continua e certa. Tutto è continuamente ballonzolante, l’azione istituzionale ha il fiato corto, guarda più ai mesi seguenti che non agli anni seguenti. Non si possono attuare progetti di medio e lungo periodo, le campagne elettorali sono diventate continue e quasi mai c’è il momento in cui si passa dalla disputa politica all’azione di governo, di Regioni o Comuni.
Il ceto politico è debole perché la qualità dei propri uomini e donne è modesta, essendosi abbassata di molto in questi ultimi decenni. Però c’è bisogno di nuovo di energie e positività. Questi due requisiti si possono ottenere se il sistema elettorale produce governi e maggioranze stabili e non vergognosi accordi di caminetto, tristemente noti ai tempi democristiani.
Bisogna augurarsi che dalle prossime elezioni escano governo e maggioranza che durino cinque anni senza traballamenti per imboccare decisamente la strada della crescita e dell’ooccupazione.