Fusione Comuni, risparmio da 70 mln

PALERMO – Negli ultimi anni il processo di razionalizzazione nella gestione associata delle funzioni comunali, avviato con il decreto con il decreto-legge n. 78 del 2010 (convertito nella legge 30 luglio 2010, n.122) e rafforzato con l’approvazione della legge n. 56 del 2014, ha visto una decisa accelerazione sul territorio nazionale, ma ancora una volta la Sicilia sembra essere rimasta fuori dai giochi.
I Comuni isolani dal 1991 continuano a restare 390, senza aver avviato un percorso di accorpamento. Tra il 2013 e il 2016 si sono tenuti in tutta Italia 141 referendum per la fusione col coinvolgimento di 402 Comuni e di 1,5 milioni di persone. Nessuno di questi si è registrato in Sicilia.
Una situazione che si ripercuote anche sui costi a carico dei cittadini, che potrebbero essere abbattuti di 70 milioni di euro.
 
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