Sicilia, piano occupabilità: la Regione emana le linee guida

PALERMO – Aiutare chi, per un motivo o per un altro, si è trovato fuori dal mondo del lavoro, sostenuto dagli ammortizzatori sociali. Un sostegno importante, ma provvisorio. Più importante, quindi, cercare di rientrare in attività il prima possibile. A questo mira l’approvazione delle “Linee Guida per i soggetti attuatori e destinatari, ai fini della gestione delle operazioni a valere sul Piano Straordinario per rafforzare l’occupabilità in Sicilia – Avviso 6”. 35 milioni di euro per un percorso di attivazione “rinforzato”, in termini di accompagnamento alla ricollocazione, finalizzato ad agevolare il periodo di transizione da una posizione lavorativa ad un’altra e a rafforzare l’occupabilità dei lavoratori maggiormente a rischio di espulsione.
Le attività previste si articolano in diversi filoni: in primis, azioni trasversali, gestite in maniera esclusiva dai Centri per l’impiego, rivolte a tutti i destinatari dell’intervento e mirate alla profilazione del lavoratore e alla definizione del percorso personalizzato di ognuno.
 
Quindi, azioni specifiche individuate sulla base degli esiti della consulenza orientativa, secondo il percorso personalizzato di reinserimento lavorativo o rafforzamento dell’occupabilità del lavoratore. In particolare, ci si indirizzerà ad un orientamento specialistico, mirato alla ricostruzione e all’approfondimento della storia formativa e lavorativa del lavoratore; al rafforzamento delle competenze attraverso percorsi formativi di breve durata mirati al completamento della formazione del destinatario, sulla base delle proprie esigenze e in relazione al fabbisogno formativo aziendale e di settore. Saranno organizzati tirocini extracurriculari mirati al reinserimento lavorativo, per una durata massima di cinque mesi, accompagnati da un’attività continuativa di tutoraggio.
Per quanto riguarda le misure specifiche relative a orientamento specialistico, percorsi di rafforzamento delle competenze, e tirocini, la dotazione economica complessiva sarà di 35 milioni di euro, articolata in 3 azioni con finanziamenti suddivisi per singola provincia. Specificatamente, saranno resi disponibili 3 milioni per l’orientamento specialistico, 10 milioni per il rafforzamento delle competenze e 18 milioni per i tirocini di inserimento all’occupazione.
I destinatari delle azioni sono i lavoratori e le lavoratrici che nel 2014 hanno usufruito di sostegno al reddito e che hanno sottoscritto il Patto di Servizio al centro per l’impiego del proprio territorio. Gli stessi saranno convocati dagli operatori dell’ufficio, che si occuperanno della profilazione secondo il sistema Anpal, aggiornando quindi la posizione del lavoratore sul sistema Ciapi web.
A seguito dell’azione scelta dal destinatario, questi potrà consultare l’elenco dei soggetti accreditati per lo svolgimento delle attività, e scegliere il più congeniale alle proprie esigenze. Tale scelta sarà inserita a sistema dall’ufficio, e attraverso il sistema informatico i dati giungeranno all’ente preposto, che a questo punto si metterà in contatto con il lavoratore e insieme predisporranno le attività.
Tutte le comunicazioni tra Centro per l’impiego e ente si svolgeranno attraverso il sistema Ciapi web sul quale verranno caricati tutti i dati per la gestione, attuazione e rendicontazione del progetto. Nel caso in cui un lavoratore rinunciasse o rifiutasse di svolgere l’attività scelta senza presentare un giustificativo sarà rimosso dalla misura e decadrà da ogni beneficio relativo.