Lui era il gatto, ovvero il Diavolo zoppo, e Joseph Fouché (1759-1820), la volpe, ovvero il suo compare. Proprio il Diavolo zoppo e il suo Compare (Marsilio editori, 2015) è il titolo di un bel libro di Alessandra Necci, che consiglio di leggere perché si capisce bene come si possa stare a galla attuando continuamente la politica del tradimento.
Fouché non fu certo da meno di Talleyrand, sempre in primo piano, quasi sempre ministro, sempre sul carro del vincitore. Entrambi erano abili temporeggiatori, i quali prendevano le decisioni apparentemente in autonomia, però dopo che altri le avevano prese: cioè decisioni accodate a quelle vincenti.
Talleyrand amava ripetere: “L’Avvenire appartiene al passato”, con ciò intendendo collegare gli eventi futuri a quelli precedenti e sottolineando lo stretto legame nella successione delle cose che càpitano. Non c’è mai nulla di casuale. Ciò non significa che il futuro dipenda solo da noi. ciò che dipende dal caso, dalla combinazione di eventi, da fatti non prevedibili e quindi non previsti, in effetti è già scritto.
Questo non significa essere fatalisti e quindi abbandonarsi come se noi non potessimo fare nulla per cambiare il corso degli eventi.
La Politica dovrebbe tracciare il futuro perché essa è la più alta espressione della Democrazia. Le persone umane che interpretano la politica dovrebbero essere il meglio che una Comunità riesca ad esprimere. Quando così non avviene, come in questi ultimi trenta o quarant’anni, la Politica diventa un peso e non un elemento di crescita della comunità stessa.
Si usa la solita banale uguaglianza: Classe politica scadente perché cittadini scadenti. è in parte vero perché i cittadini qualificati, cioè la Classe dirigente, dimenticano il loro dovere, ben evidente nel “Du contrat social: ou principes du droit politique” di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), secondo cui la Classe dirigente aveva il compito di guidare le classi meno abbienti, incapaci di esercitare la leadership.
Si deduce che è proprio la Classe dirigente la maggiore responsabile dell’incapacità di selezionare una Classe politica adeguata al suo incarico. Ma anche i cittadini non sono adeguati al loro compito, cioè quello di “Immischiarsi, partecipare e controllare” le istituzioni, per dirla con Papa Francesco.