La ricostruzione, sia del territorio che dell’economia, cominciò rapidamente ed aumentò progressivamente, la burocrazia statale e locale funzionava; dirigenti e pubblici dipendenti lavoravano con disciplina ed onore (art. 54 della Costituzione); molti diventarono imprenditori e si iniziò a formare quella potente ossatura – che oggi è un vanto dell’Italia – di piccole e medie imprese, mentre quelle grandi già funzionavano.
Ci fu una leva che aiutò fortemente la ricrescita e che normalmente si considera negativa: l’evasione fiscale. Le tasse non erano alte, ma molti non le pagavano cosicché si cominciarono ad accumulare risorse private e risparmio, che alimentarono gli investimenti.
Peraltro, la spesa pubblica corrente era contratta e non aveva bisogno di grande alimentazione, con la conseguenza che l’evasione fiscale poteva essere tollerata dal sistema economico italiano, pubblico e privato.
Sorsero i grandi gruppi pubblici che poggiavano sulle tre Bin (Banche d’interesse nazionale): il Credito italiano, il Banco di Roma e la Banca commerciale italiana. L’onda della crescita impetuosa continuò per un decennio, ma cominciò ad affievolirsi per fermarsi quasi nel fatidico 1968.
Pensare che la corruzione possa essere sconfitta dall’importante opera di repressione di Procure della Repubblica e Forze dell’Ordine è illusorio, anche perché essa si è ormai diffusa in tutte le articolazioni della Pubblica amministrazione.
Un’efficace azione di contrasto dovrebbe essere effettuata, invece, dagli anticorpi che ogni amministrazione di qualunque livello dovrebbe costituire al proprio interno, ma utilizzando soggetti esterni, onesti e incorruttibili. Insomma, squadre di investigatori che dovrebbero scoprire il vaso di Pandora, in qualunque parte della Pubblica amministrazione.
È vero che esiste una norma che prevede l’anonimato per chiunque segnali le anomalie, ma è poco adoperata. Se all’interno di ogni Comune, Asp, Ao o altro Ente, vi fosse una squadra della Guardia di Finanza, in pianta stabile, ma in continua rotazione dei propri componenti, molti corrotti e corruttori dovrebbero fare tanti passi indietro.
Solo una forte e onesta compagine politica può affrontare la corruzione per ridurla o debellarla. Così aumentano competitività e onestà!