Concorso docenti e sostegno, le prove spostate a maggio

ROMA – Cambiano le date dei test preliminari per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno: inizialmente individuate nei giorni 19 e 20 aprile 2017, sono posticipate al 25 e 26 maggio prossimi; a darne comunicazione è stato il Ministero dell’Istruzione, attraverso il Decreto Ministeriale n. 226.
Lo spostamento era stato sollecitato dal sindacato Anief, subito dopo aver preso visione della concomitanza delle prove selettive per accedere al Tirocinio formativo sul sostegno, indicate nel decreto n. 141, con le prove suppletive del concorso a cattedra 2016: la pronta denuncia del giovane sindacato aveva prodotto dapprima una nota Miur inviata ai Rettori delle Università e al Cineca, con la quale da Viale Trastevere si invitavano “gli Atenei a sospendere l’emanazione dei relativi bandi”; ora è giunta l’indicazione dei nuovi giorni, con i test che si svolgeranno nella terza decade di maggio.
Al Miur hanno preso atto dell’impossibilità di far coincidere le date delle due selezioni: in quel modo, infatti, diversi candidati avrebbero dovuto rinunciare a una delle due possibilità. Nel decreto ministeriale, il Miur ha ampliato anche di alcune decine di posti il numero di candidati che verranno ammessi, portandoli a circa 9.700 unità complessive. Nello specifico, per l’ateneo di Roma Tre che organizzerà i corsi “in convenzione con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, i posti alla stessa assegnati per la scuola secondaria di secondo grado sono rettificati in 220, invece che 200”; infine, “Roma-Istituto Scienze Motorie” viene sostituita con “Università Foro Italico-Roma”, e il totale dell’offerta formativa alla stessa assegnata è rettificato in 240 invece che 220.
Sempre dal Ministero dell’Istruzione giunge l’avviso che nel mese di maggio si svolgeranno altre prove suppletive del concorso a cattedra 2016, anche queste ottenute per diversi ricorrenti grazie all’operato dei legali Anief: dal 9 al 22 maggio, a tanti candidati (appartenenti a diverse classi di concorso, tra cui anche storiche  e filosofiche) verrà quindi offerta la possibilità di svolgere quelle prove inizialmente negate dal Miur e così aggiudicarsi uno dei 63.712 posti messi a bando. Opportunità che, grazie ancora all’Anief, hanno potuto avere anche 300 specializzandi sul sostegno, anche loro inizialmente esclusi.
Prima di loro, avevano avuto il via libera dal tribunale altre categorie di abilitati: si va dagli insegnanti tecnico pratici ai diplomati Isef, dal personale già di ruolo ai diplomati magistrale a indirizzo linguistico, dagli educatori agli abilitati Pas e all’estero. Poi ci sono coloro che hanno ottenuto l’abilitazione disciplinare o la specializzazione su sostegno successivamente alla pubblicazione del bando di concorso. Tutti, indistintamente, non erano stati ammessi, ma poi “ripescati”, a seguito del provvedimento favorevole emesso dal Tribunale amministrativo regionale e del via libera del Consiglio di Stato nei confronti dei candidati che hanno concluso i percorsi formativi Afam e Pas.