Palermo – Centro storico: seguire l’esempio delle tante città italiane virtuose

PALERMO – La chiusura del centro storico alle auto continua ad animare il dibattito in città. Se da un lato movimenti e comitati esultano per un’iniziativa che in corso d’opera si è arricchita di eventi, dall’altro la decisione dell’amministrazione comunale ha scatenato le ire di Confcommercio. Un’opposizione, quella alla pedonalizzazione che – sostiene l’associazione di categoria – non è pregiudiziale, ma fondata su tempi e modalità.
“A Torino – ha detto il presidente dei commercianti, Roberto Helg – la splendida pedonalizzazione è affiancata da due piani di parcheggi sotterranei adiacenti a ogni piazza e con meravigliose luminarie, non popolari, già da novembre”. Per Helg non servono a niente neppure le luminarie “allestite gli ultimi giorni prima di Natale” e per le quali “sono stati spesi 300 mila euro. Soldi che sarebbe meglio destinare ai bisognosi e alle famiglie disagiate”.
“Bisognerebbe – ha aggiunto – che l’amministrazione comunale programmasse viaggi non a Dubai ma nelle città, anche italiane, ben amministrate e che funzionano perfettamente nell’interesse della comunità”.
Per dimostrare il calo di affari dei negozianti, l’associazione esibisce i dati sugli scontrini fiscali emessi, che nel mese di dicembre hanno subito una contrazione del 25% nel centro storico e del 5% in via Sciuti e in via Strasburgo. Cifre che per Patrizia Di Dio, presidente di Federmoda di Confcommercio Palermo, significano “una reale diminuzione dei flussi in centro, imputabile non più solo alla crisi economica, ma anche ai provvedimenti di restrizione al traffico, che hanno effettivamente prodotto un danno all’economia della città”.
Anche qui lo sguardo va a quelle città che dove la pedonalizzazione è accompagnata “da progetti di animazione, da maggiore sicurezza sulle strade, maggiore pulizia, una reale lotta alle bancarelle abusive e la possibilità di lasciare l’auto a casa perché c’è un trasporto pubblico efficiente”.
Superati i disagi iniziali, tuttavia, nell’area pedonale di via Maqueda ha fatto la sua comparsa anche il book-crossing. Un’iniziativa che per l’assessore al centro storico, Maurizio Carta, ha dato al progetto “un carattere non esclusivamente ecologico, ma anche ludico, culturale e sociale”. Da qui l’auspicio “che il successo dell’iniziativa possa attivare un processo virtuoso di progressiva riappropriazione del centro storico da parte dei palermitani”.