Migranti, Salvini al veleno: “Alfano e Crocetta sono complici”

PALERMO – Fanno ancora discutere le pesanti dichiarazioni del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, su possibili legami tra alcune Ong e i cosiddetti trafficanti di esseri umani: moltissimi, infatti, i commenti da parte dei rappresentanti del mondo politico. Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini: “Se decideremo di aprire una pratica – ha dichirato – eventualmente convocando il procuratore Zuccaro, questo non significa affatto che abbiamo già emesso un giudizio. Sarà nel caso una valutazione preliminare finalizzata ad acquisire informazioni, ad avere un quadro della situazione e poi decidere cosa fare”. Ed ha aggiunto che la vicenda di Catania e l’importanza di governare i flussi migratori rende utile una cooperazione tra magistratura e intelligence. “Penso che sia maturo il tempo nel quale noi promuoviamo una riflessione su questo tema – ha continuato Legnini – e credo anche che la vicenda catanese stimoli ad andare in questa direzione”.
Senza dubbio, al di là di tutte le ipotesi se vi siano o meno connivenze sul traffico di esseri umani e sui flussi migratori, ormai non è più possibile fermarsi alle ipotesi e la magistratura è chiamata a fare chiarezza. E chiarezza la chiede anche Matteo Salvini della Lega, che ha dormito al Cara di Mineo e ieri ha rilasciato una serie di dichiarazioni al vetriolo, prendendosela con il primo ministro Gentiloni: “Se Gentiloni tace sui dossier dei servizi segreti sul business dello scafismo di Stato, è complice e quindi è allucinante questo silenzio del presidente del consiglio”. Salvini ha augurato a Zuccaro di “non essere processato dal Csm”, che “possa andare fino in fondo nella sia operazione di verità, di pulizia e di giustizia” e che “non ci sia qualcuno che si permetta di bloccare indagini cosi delicate ed importanti”. Anche il leader della Lega è convinto che vi sia chi “fa soldi sulla pelle di questi disgraziati. C’è qualcuno al soldo degli scafisti, c’è qualcuno che sta facendo pulizia etnica sia in Africa che in Italia. Aspettiamo i primi arresti e i primi sequestri di imbarcazioni. Un Paese serio comincia a sequestrare delle imbarcazioni. Purtroppo al governo abbiamo gente poco seria”.
 
E ha continuato a prendersela con i politici siciliani: “Me la prendo – ha concluso il leader della Lega – con la politica complice che in Sicilia si chiama Crocetta ed Alfano. Mi domando dove siano. Indegni siciliani sia l’uno che l’altro”. Critico invece il commento di Edmondo Bruni Liberati, ex procuratore di Milano, che, nel corso di  una trasmissione su Rai 3, ha detto che “quando la magistratura si lascia, per impudenza di comunicazione, coinvolgere in polemiche esterne, credo che non sia un bene per nessuno” e che “la forza, l’autorevolezza, la fiducia che i cittadini hanno nella magistratura si fonda sul fatto che i magistrati si muovono sul loro terreno, lavorando in silenzio, portando poi i risultati quando sono stati raggiunti”. Mons Giancarlo Perego, direttore di Migrantes, fondazione Cei, è intervenuto invece in difesa delle Ong. “è giusto che la Procura e la Magistratura siano vigili e assumano conoscenze sulla situazione attuale nel Mediterraneo, perché i migranti non siano doppiamente vittime. Però il fuoco politico indistintamente sulle nove Ong che operano nel Mediterraneo per salvare le vite umane – di fronte alle morti che sono passate a oltre 5 mila nel 2016 rispetto alle 3 mila del 2015 – con risorse di fondazioni bancarie e di privati, della società civile, è stato un atto ipocrita e vergognoso”.
Intanto Francesco Paolo Giordano, procuratore di Siracusa, ha smentito quanto dichiarato da Zuccaro: “A noi come ufficio non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra ong o parti di esse con i trafficanti di migranti. Nessun elemento investigativo.  Il magistrato ha aggiunto che ci sono ong più collaborative con l’autorità giudiziaria e altre meno, ma ciò “non l’abbiamo mai interpretato come un ostacolo alle indagini, ma come un atteggiamento ideologico, una sorta di coerenza, loro sono a favore del migrante non a favore della polizia”