La religione cristiana dura da duemila anni, ma non è la prima. Vi sono altre religioni cui l’umanità ha fatto riferimento. L’egizio Horo, per esempio, almeno tremila anni fa, fu considerato il rivelatore perfetto e impersonale. Nella mitologia astronomica, rappresentava il Messia, nonché escatologicamente, il figlio di Dio. Vi sono similitudini fra quella sorta di religione e quella cattolica. Horo e il padre sono una sola cosa e Gesù ribadisce “Io e mio Padre siamo una sola cosa”. Horo è il padre che si vede nel figlio. Gesù dichiara “Di essere il figlio nel quale il padre si è rivelato”. Horo è la via, la verità, la vita. Gesù asserisce “che egli è la via, la verità e la vita”.
Zarathustra è il nome iraniano per indicare Zoroastro, fondatore di un’antica religione in Persia. Egli scoprì il diavolo ed il paradiso, il giudizio finale e la resurrezione dei morti. Successivamente, il mitraismo deriva dallo zoroastrismo e per ultimo il cristianesimo ha ribadito le stesse cose.
Vi è una credenza che si basa in parte su ciò che ha scritto Matteo 28, 20 nella Bibbia di Re Giacomo, dove il figlio di Dio afferma “Io sono con voi sempre fino alla fine del mondo”. Quale fine? Sembra trattasi di una traduzione sbagliata. Forse è la fine dei giorni o la fine del tempo.
La comprensione della Bibbia non deve essere necessariamente alla portata di tutti. Papa Innocenzo III, nel 1199, dichiarò: “I misteri segreti della fede non sono fatti per essere spiegati a tutti… perché non possono essere capiti da tutti”. Papa Gregorio VII disse: “… all’Onnipotente è piaciuto stabilire che le sacre scritture siano un segreto…”.
Nella Bibbia vi sono alcune contraddizioni. Una di questa riguarda la storia del diluvio universale raccontato nel libro della Genesi. Ad esempio la durata del diluvio. Nella stessa 7:12, 8:6, 10 a, 12 a, è scritto che in totale il diluvio dura cinquantaquattro giorni (quaranta più sette più sette); nella medesima Genesi 7:11, 8:13, 14-16, il diluvio dura un anno solare.
La Bibbia difende una serie di cose sbagliate come bugie e inganno, imbroglio e furto, guerre di conquiste, sacrifici umani, ignoranza e ingiustizie verso le donne, sgarbatezza verso i bambini e così via.
Dalle letture non sembra che Dio pensi a tutti. Piuttosto che ci abbia dotato del libero arbitrio. Sta a noi scegliere il bene o il male, nonostante le scritture.