Catania – Palazzo di Cemento, lavori in corso. Obiettivo apertura entro il 2018

LIBRINO - In due anni dovrebbe ospitare appartamenti ed uffici comunali. La visita della presidente della Camera ed, in particolare, a Librino, ha riacceso i riflettori sul cosiddetto Palazzo di Cemento, ribattezzato dal sindaco Enzo Bianco “Torre Leone”, una volta roccaforte della criminalità e oggi in procinto di tornare a nuova vita, grazie a un progetto di riqualificazione.
L’edificio di viale Moncada n. 3, centrale dello spaccio di droga e spesso utilizzato come deposito di armi, occupato abusivamente per decenni, è stato sgomberato nel 2012 dall’allora amministrazione guidata da Raffaele Stancanelli e, successivamente, è stato murato per evitare una nuova occupazione degli spazi. Oggi è interessato dai lavori di riqualificazione, avviati alla fine dello scorso anno, grazie ad alcuni finanziamenti del ministero degli Interni per un totale di 8 milioni e 500 mila euro – che serviranno anche per la sistemazione della cosiddetta spina verde – e dovrebbe essere riconsegnato alla città nella nuova veste nel novembre del 2018.
La conferma arriva dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Luigi Bosco. “Non appena avviati i cantieri – spiega – si è proceduto con la pulizia generale e la rimozione dell’enorme quantità di rifiuti. Adesso si sta procedendo alla ricostruzione delle parti ammalorate, demolite in precedenza, e alla realizzazione degli impianti”. Insomma, i lavori procedono spediti, dopo il ritardo iniziale che ha visto la riqualificazione partire mesi dopo quanto previsto, e potrebbero terminare anche prima dei due anni indicati nel contratto.
Nello specifico, la torre, con diecimila metri quadrati di spazio utilizzabile, grazie alla riqualificazione offrirà tre piani per funzioni pubbliche, a cominciare dagli uffici comunali, e ospiterà 96 alloggi per edilizia economica e popolare negli altri 12.  Un aspetto, quest’ultimo, approfondito lunedì nel corso di un incontro tra i principali sindacati del settore – Sunia, Sicet e Uniat – l’assessore Bosco e i tecnici della direzione Lavori pubblici per fare il punto proprio sullo stato dei lavori degli edifici destinati al disagio abitativo e in particolare dell’ex Palazzo di Cemento, durante il quale il rappresentante della Giunta ha preso alcuni impegni, tra i quali il rispetto dei tempi.
Insomma, tra poco più di un anno, l’intera zona potrebbe davvero cambiare volto. Anche perché, grazie a un finanziamento inserito nel Patto per Catania, potrà essere ristrutturato anche il teatro Moncada, altro bene letteralmente devastato, situato proprio alla base della Torre Leone, inizialmente escluso dai lavori di recupero e riqualificazione.
“Solidarietà e senso della comunità – sottolinea il sindaco Bianco – sono in punti cardini sui quali poggiare il grande progetto di trasformazione di Librino, dei quartieri periferici e con essi dell’intera città che vuole rinascere. Catania – conclude – rinasce se vinciamo qui, proprio in queste zone”.