Sicilia: tante bellezze, pochi turisti

Nel 2016 l’Osservatorio turistico regionale ha registrato complessivamente 13,3 milioni di pernottamenti in Sicilia. Un dato provvisorio e in attesa di validazione da parte di Istat-titolare dell’indagine che se venisse confermato rappresenterebbe un passo indietro rispetto alla performance certificata del 2015: 14,5 milioni di pernottamenti. Nel Belpaese intanto, cumulando le mensilità 2016 pubblicate da Eurostat, i pernottamenti sono stati 396,6 milioni con un incremento rispetto al 2015 (392,7 mln). I numeri 2016 certificati da Istat per regione arriveranno con grande probabilità a fine anno; le analisi di Eurostat che riguardano il 2015 e il 2014, però, ci dicono molto su un ritardo siciliano difficile da colmare.
I pernottamenti registrati nell’Isola nel 2015 ci consentono di occupare soltanto il nono posto in classifica tra le regioni italiane e il posizionamento è da rivedere al ribasso se si considera come parametro i pernottamenti/km2. In tal caso la Sicilia coi suoi 561,3 pernottamenti/km2 scivolerebbe sotto la performance cumulativa di Italia (1.300), Germania (1.057,1), Spagna (857,9), e Francia (573,6). A livello regionale andremmo a finire nelle ultime posizioni, davanti solo ad Abruzzo, Piemonte, Calabria, Sardegna, Basilicata e Molise. Numeri da capogiro, invece, per il Veneto che con ben 63,2 milioni di pernottamenti è leader incontrastato della classifica, secondo solo alla provincia autonoma di Bolzano in termini di pernottamenti/km2 (vedi tabella). Seguono la classifica per pernottamenti la Toscana (44,4 milioni), la Lombardia (37,9), l’Emilia Romagna (36,5) e il Lazio (31,7).
Secondo l’Istat, nel 2015, l’Italia è il terzo Paese in Europa per presenze negli esercizi ricettivi dopo Spagna e Francia, con una quota di circa il 14% sul totale presenze in Ue28, stabile rispetto al 2014. Italia, Spagna, Francia e Germania insieme coprono oltre la metà (57,8%) delle presenze turistiche complessive dell’Ue28. Nel 2015, considerando sia i residenti sia i non residenti, negli esercizi ricettivi italiani si contano oltre 113,4 milioni di arrivi di clienti e circa 392,7 milioni di presenze.
Rispetto all’anno precedente, i flussi turistici aumentano del 6,4% in termini di arrivi e del 4,0% in termini di numero di presenze (circa 15 milioni di notti in più). Le presenze sono in crescita sia negli esercizi alberghieri (+3,1%) sia, soprattutto, in quelli extra-alberghieri (+5,7%).
Considerando la dinamica dei flussi per regione di destinazione, prosegue l’Istat, nel 2015 gli aumenti relativi più consistenti in termini di presenze si rilevano in Molise (+17,3% rispetto al 2014), Lombardia (+10,4%, grazie agli effetti dovuti all’Expo 2015), Basilicata (+9,6%) e Sardegna (+9,1%). L’incremento maggiore di presenze della clientela residente interessa Lazio (+18,7%), Molise (+17,9%), Lombardia (+10,3%), Valle d’Aosta (+10,2%) e Basilicata (+10,0%), mentre solo Piemonte, Sicilia e Abruzzo registrano una flessione (pari a -2,8% in tutte e tre le regioni).
Anche la dinamica delle presenze dei non residenti è positiva nella maggior parte delle regioni: gli incrementi più elevati riguardano Piemonte (+16,4%), Molise (+11,7%), Marche (+11,0%) e Lombardia (+10,4%); le flessioni più consistenti interessano Abruzzo (-6,4%) e Lazio (-4,9%).
Circa il 67% dei viaggi con pernottamento negli esercizi ricettivi italiani avviene tramite prenotazione diretta (di cui il 47,9% tramite Internet) con un’incidenza maggiore nel caso dei viaggi di vacanza (50,8%, in aumento dal 42,8% del 2014), scrive l’Istat.
Il dato dovrebbe far riflettere sulla necessità di puntare su un portale turistico online ben congeniato e capace di attrarre la percentuale, in costante crescita, di internauti che utilizzano la rete per programmare le proprie vacanze.