TRAPANI – Un “ecomostro” oppure un’opportunità? Fa discutere, e anche tanto, la prossima istituzione del Parco nazionale delle Isole Egadi e del litorale trapanese. Un’unica grande fascia protetta che diventerà realtà a breve. Infatti l’assessore regionale al territorio e Ambiente, Mario Milone, ha già garantito che tutto si realizzerà in brevissimo tempo. Intanto gli ambientalisti sembrano essere decisamente pronti ad affilare le armi. Prima fra tutte Legambiente che già un paio di anni fa, quando venne fuori questa ipotesi del Parco nazionale, aveva espresso la sua netta contrarietà. L’idea era stata considerata un’assoluta mostruosità e le tesi addotte effettivamente fanno emergere più di un dubbio: “Ad essere messe dentro questo calderone – sostiene Legambiente – le Isole Egadi insieme alle riserve regionali come lo Zingaro, le Saline di Trapani, lo Stagnone di Marsala ed aree come Capo Feto e Capo Granitola. Manca solo il Belice dopodiché l’intero litorale della provincia trapanese, da Castellamare del Golfo sino a Selinunte verrebbe classificato, e dovrebbe essere gestito, come un unico parco. Una vera follia. Si tratta di aree con connotati ambientali diversi e con una estensione tale da rendere ingestibile il parco”.
Effettivamente salta all’occhio più di un dubbio se si pensa che già da quasi un decennio non si riesce nemmeno a gestire il solo arcipelago delle Egadi, il cui ente gestore è rimasto a lungo commissariato tra lotte politiche e di merito. Considerata questa esperienza come si pensa invece si potrà riuscire a gestire una struttura con una così ampia fetta di territorio da governare? Su questo, almeno per il momento, non sembra che siano state poste attenzioni più del dovuto.
Oramai si è in una fase conclusiva dell’istruttoria per la costituzione del Parco. In forza della legge 222 del 2007, con la quale il ministero dell’Ambiente aveva inserito l’indicazione dell’istituzione del Parco delle Egadi, l’assessorato regionale ha predisposto e prodotto tutto il materiale scientifico disponibile al fine di accelerare le procedure propedeutiche all’istituzione del Parco. Alla riunione hanno partecipato anche i sindaci dei Comuni di Custonaci, Valderice, Castellammare del Golfo, Mazara del Vallo e Petrosino che hanno già presentato richieste di adesione. Sicuri che non verrà fuori un pourpourrì?