Se tutta l’acqua potesse arrivare dai bacini alle reti comunali e ai campi per l’irrigazione, probabilmente non vi sarebbero queste lamentele. Invece l’opinione pubblica, che con una sua maggioranza ha approvato il referendum contro i gestori delle reti, non ha capito che la causa di quanto denunziato non è solo la siccità ma appunto la perdita di acqua.
Come dire: acqua gratis uguale siccità assicurata. Non sappiamo se quelli che protestano perché l’acqua non arriva ai rubinetti delle case e in quelli delle industrie o delle aziende agricole abbiano approvato il referendum, però ci dispiace che i media (carta stampata e radiotelevisioni) non colleghino la situazione lamentata con il referendum indicato.
Il popolo non ragiona molto, viene gabellato da imbroglioni come fanno i cattivi televenditori, con la conseguenza che si esprime contro il buon senso e contro l’efficienza necessaria per fare funzionare i servizi pubblici.
Massmediologi e sondagisti, che lavorano a pieno ritmo, cercano di capire l’umore del popolo e in base ad esso consigliano i loro clienti politici in una direzione o nell’altra.
Il problema dei servizi idrici non si risolve affidando alle partecipate comunali o regionali il compito di investire e gestire le reti, perché il settore pubblico non ha le relative capacità organizzative. Si risolve affidando a imprese questo compito, sorvegliandole però costantemente, in modo che i servizi siano sempre della necessaria qualità, ragguagliata alle tariffe.
Non dobbiamo inventare niente, perché quanto descritto c’è in moltissimi Paesi d’Europa, più avanzati del nostro. Basta copiare quei modelli organizzativi e di sorveglianza per attuare sistemi uguali o analoghi, seppur adattati al nostro Paese.
Non è più sopportabile l’equivalenza acqua gratis, siccità assicurata. Occorre che i politicanti si rendano conto che così vanno verso il baratro; occorre che i cittadini facciano il loro mestiere e controllino che i loro dipendenti eseguano il proprio volere.
Fino a quando non funzionerà questo rapporto, molti cittadini resteranno senz’acqua e senza altri servizi essenziali.