PALERMO – Il Conto annuale è la rilevazione della consistenza del personale e delle relative spese in tutte le istituzioni pubbliche, a cura della Ragioneria generale dello Stato dal 1992. Tre attualmente i sistemi informatici disponibili per trasmettere i dati, ma la Sicilia è l’unica ad avere l’Ente Regione che non trasmette i dati per le vie ufficiali e quindi rimangono fuori dal conto.
Sommando il dato di tutti i dipendenti con il contratto dei regionali in Sicilia (58.498 unità) non trasmessi alla Ragioneria dello Stato, con tutti gli altri conteggiati (293.655) si hanno in totale 352.153 dipendenti pubblici in Sicilia, tra statali, regionali e degli enti locali. Uno ogni 14 abitanti, mentre in Lombardia sono uno ogni 23 e nella media Italia sono uno ogni 18 abitanti. La Sicilia detiene il primato negativo.
Troppi dipendenti pubblici in rapporto alla popolazione. E così si spiega come mai la Sicilia è prima tra tutte le regioni d’Italia come numero di reati di dipendenti all’interno della P.a., come ha affermato lo stesso procuratore regionale della Corte dei Conti, Guido Carlino, da noi intervistato in occasione della pubblicazione della classifica del Servizio anticorruzione e trasparenza del dipartimento ministeriale della Funzione pubblica.
Così abbiamo provato a confrontare il numero dei dipendenti pubblici che lavorano nella nostra regione rispetto alle altre regioni d’Italia. Nostro intento era considerare sia i dipendenti pubblici dello Stato, che degli Enti locali che delle Regioni. La nostra fonte: il Conto annuale 2008 (l’ultimo disponibile) della Ragioneria generale dello Stato. Trattasi infatti della rilevazione ufficiale su tutto il territorio nazionale della consistenza del personale pubblico e delle relative spese (conto annuale) effettuata, a partire dal 1992, dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ai sensi dell’art. 60 (controllo del costo del lavoro), titolo V, del decreto legislativo n. 165/2001 che ha sostituito il decreto legislativo 29/1993.
Il d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, ha aggiornato i contenuti del decreto legislativo 165/2001 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) ma non ha apportato modifiche all’articolo 60 relativamente alle rilevazioni sul costo del lavoro pubblico.
I dati e le informazioni sono richiesti annualmente, “a consuntivo”, e si riferiscono all’esercizio finanziario immediatamente precedente a quello di rilevazione. Le Istituzioni interessate sono tenute a trasmettere tali dati entro la fine del mese di maggio.
L’unità di rilevazione è la singola Istituzione pubblica che invia dati e informazioni relativi al personale dipendente (o che, comunque, utilizza) distintamente per contratto nazionale di lavoro applicato. I dati e le informazioni sono forniti con un livello minimo di aggregazione che corrisponde alla qualifica.
Dal 2001 una procedura informatizzata consente alle Istituzioni pubbliche di trasmettere i dati direttamente al sistema informativo Sico del Ministero dell’Economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, tramite un sito internet appositamente dedicato.
Andiamo ai dati del 2008. Il Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato distingue i dati per categorie contrattuali: Servizio sanitario nazionale, Forze armate, Corpi di Polizia, Carriera penitenziaria, Carriera prefettizia, Carriera diplomatica, Presidenza del Consiglio dei ministri, Alta formazione artistica e musicale (Afam), Agenzie fiscali (Demanio, Territorio,Dogane, Entrate), Ministeri, Enti di ricerca, Scuola, Enti pubblici non economici, Magistratura, Vigili del fuoco, Università, Regioni e Autonomie locali, Regioni a Statuto speciale e Province autonome. Per la Sicilia in totale per tutti questi comparti risultano occupati 293.655 unità, ovvero un dipendente pubblico ogni 17 abitanti. Solo che la Regione siciliana, come risulta nella “Relazione al conto annuale”, a differenza di tutte le altre Regioni a Statuto speciale, non ha trasmesso secondo il canale ufficiale i dati e dunque non sono stati compresi tra quelli pubblicati dal Conto annuale. Dei dati dei dipendenti cui si applica il contratto delle Regioni a Statuto speciale, per quanto riguarda la Sicilia, sono stati trasmessi solo quelli delle Camere di commercio (9 enti) e dei Parchi naturali ed Enti per la difesa ambientale (4) per un totale di 13 enti. Della Val d’Aosta invece hanno trasmesso i dati 103 enti, inclusa la Regione, del Friuli Venezia Giulia ben 239 enti, in ogni caso per tutte le altre regioni a Statuto speciale gli Enti Regione hanno trasmesso alla Ragioneria dello Stato i dati per le vie ufficiali.
La relazione fornisce comunque i dati non inseriti nel conto: al 31/12/2007 risultavano impiegate presso l’ente Regione Sicilia 14.291persone a tempo indeterminato,5.455 a tempo determinato e 702 Lsu, in tutto 20.448 dipendenti. Ma non basta, ci sono molti altri dipendenti regionali da considerare: i 296 dipendenti dell’Assemblea regionale siciliana, i 7 mila formatori, i 30.754 forestali, considerato che nel conto annuale vengono enumerati anche i lavoratori precari.
In totale 58.498 unità che sono da aggiungere al totale di 293.655. Dunque 352.153 dipendenti pubblici in Sicilia, uno ogni 14 abitanti, un primato in tutta Italia, mentre in Lombardia con 9,7 milioni di abitanti e una superficie in km quadrati quasi come quella della Sicilia ci sono 1 dipendente pubblico ogni 23 abitanti.