La televisione pubblica è attrezzata, per convenzione con lo Stato, in modo da fornire un servizio continuo, non solo sulla cronaca, ma su tanti fatti che prescindono da essa. La televisione ha la possibilità di spaziare nel territorio regionale alla ricerca di fatti e situazioni che meritano di essere riportati alla ribalta dell’opinione pubblica. La carta stampata, dal suo canto, ha il compito di approfondire le questioni, di cercare riscontri e porre alla riflessione dei propri lettori argomentazioni proprie della scrittura.
Tv e quotidiani hanno quindi il compito di esercitare una funzione pubblica di interesse generale, anche complementare, in modo da attivare i presupposti dello sviluppo.
La circolarità delle informazioni, che passa da siciliano a siciliano, deve consentire l’evoluzione del pensiero e la comprensione delle negatività, ma anche delle positività, che gravano sulla società.
Naturalmente l’informazione può intossicare anzichè chiarire, quando è di parte e non ha come riferimento i canoni etici, secondo i quali essa deve essere trasparente, obiettiva, completa e riscontrata su fatti e non su opinioni.
Trent’anni sono passati da quel dicembre del 1979 in cui hanno preso vita Tgr e QdS. Non è un periodo lunghissimo, ma tre decenni potevano caratterizzare un profondo cambiamento della società siciliana e dell’economia, che trovasse forti elementi di propulsione e modernizzazione.
Ahinoi, questo non è avvenuto, perché sia la politica che l’imprenditoria, sia il sindacato che la burocrazia, sia il ceto professionale che quello universitario hanno tutti insieme concorso a far restare le cose come stavano, magari facendo finta di innovare o peggio ancora, usando degli stratagemmi per non cambiare nulla. Insomma, il Gattopardo è stato sempre presente nei comportamenti di chi doveva riformare.
È così, divorando divorando, ci siamo quasi mangiati il primo decennio del ventunesimo secolo. Un ritardo imperdonabile, cui deve contrapporsi il prossimo decennio di profonde riforme, di innovazioni e di cambiamenti sostanziali e non formali.
QdS e Tgr continueranno a lavorare affinché la comunità siciliana si inserisca nella strada che deve accorciare il divario col Nord.
Intanto, godiamoci questo anniversario.